Milano vuole scommettere, prendersi cura e investire sui giovani. E lo fa con il progetto WISH MI. Wellbeing Integrated System of Milan, un progetto oggi ridenominato Milano 0.18 che intende migliorare le condizioni educative, sociali e culturali dei cittadini meneghini minorenni.
Finanziato attraverso l'iniziativa europea Urban Innovative Actions, il progetto vuole contrastare la povertà educativa e garantire equa possibilità di accesso alle risorse e alle opportunità della città. Per farlo l’iniziativa - promossa dal Comune di Milano - si avvale delle competenze di enti e realtà che hanno da sempre a che fare con i giovani: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Fondazione Politecnico di Milano, il Politecnico di Milano e le onlus ActionAid e ABCittà.
In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Silvio Premoli, docente di Pedagogia sociale e interculturale e co-referente, insieme a Cristina Balloi, del progetto per l’Università Cattolica, spiega il carattere potenzialmente “rivoluzionario” dell’iniziativa che si svilupperà attraverso un sistema integrato di politiche, programmi e servizi elaborate sull’ascolto delle esigenze e dei desideri dei bambini, delle bambine, degli/delle adolescenti e delle loro famiglie. Una vera e propria coprogettazione dal basso come metodologia per valorizzare le risorse e le competenze degli under 18.
Attività di Urban Engagement; formazione di Ambassadors del progetto, realizzazione di microanalisi in quartieri identificati dal Comune di Milano sono alcune tra le attività messe in campo dal progetto Milano 0.18, di cui si occupa l’Università Cattolica attraverso il Centro di Ricerca sulle Relazioni interculturali e il Centro di Cultura e Innovazione teatrale “Mario Apollonio”.
20 novembre 2022
