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Per i laureati di Brescia la festa è in Grande

27 maggio 2025

Per i laureati di Brescia la festa è in Grande

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Una grande festa, in una cornice dalle grandi occasioni come quella del Teatro Grande di Brescia. E una foto in toga e tocco che finirà dritta nell’album dei ricordi.

Erano emozionati e sorridenti i duecentocinquanta laureati magistrali che sabato 24 maggio si sono ritrovati di nuovo insieme per ricevere l’attestato delle loro fatiche e i complimenti dell’Ateneo espressi dal prorettore Annamaria Fellegara.

«Un traguardo mai scontato, anche quando l’impegno è massimo e questo grazie alla vostra determinazione nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Gratitudine che si allarga a tutte le persone che vi hanno accompagnato. Ci avete dato fiducia scegliendo i nostri corsi di laurea e vogliamo ringraziarvi con questa festa, in questo magnifico teatro. Ora contiamo su di voi come forza che inviamo nel mondo per dare un contributo a questa società con la vostra professionalità. Non perdiamoci di vista perché il nostro ateneo vi accompagnerà anche nel futuro».

In corteo accompagnati da docenti e parenti, i laureati sono arrivati nel teatro massimo cittadino pronti a salire sul palco per ricevere l’attestato e stringere la mano del loro preside. Prima però hanno ascoltato le parole incoraggianti della professoressa Fellegara e della delegata della Sindaca di Brescia, Michela Tiboni.

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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Un ospite d'onore l’ex studente Davide Dotti, ora critico d’arte e curatore di mostre, che ha invitato i laureati a osare, ad avere sogni e determinazione, «a pedalare a testa bassa», come gli aveva insegnato proprio un docente universitario in un momento di dubbio e di interrogativi.

Ha raccontato il suo percorso fatto di passione e ha voluto offrire un regalo ai presenti l’ingresso gratuita alla mostra La Belle Epoque. L'arte nella Parigi di Boldini e De Nittis da lui curata a Palazzo Martinengo e aperta fino al15 giugno.

Sono seguite le testimonianze dei laureati, uno per ogni facoltà rappresentate dai presidi Domenico Simeone, Giovanni Gobber, Andrea Canova, Andrea Santini e dai delegati Alessandro Musesti e Michela Balconi.

Francesca Corti, laureata in Progettazione Pedagogica e Formazione delle Risorse umane, ha descritto il suo percorso universitario parlando di scoperta, dubbi e rinascita. Lezione, dopo lezione, i dubbi hanno cominciato a trovare risposte e continua a studiare in Cattolica perfezionandosi con un master sulla comunicazione ambientale.

Anche Federico Lancini, laureato in matematica, continua a frequentare il campus di Mompiano, come assegnista di ricerca con focus sull’Intelligenza artificiale applicata alla sicurezza informatica. «perché la matematica è fondamentale per comprendere il mondo che ci circonda».


Ha trovato lavoro in uno studio di comunicazione Beatrice Benoni, neolaureata in Scienze Linguistiche: «Studiare in Cattolica è stato prima di tutto un cammino, fatto di studio, incontri, di esperienze all’estero che ci hanno cambiato. Io ho avuto la possibilità di svolgere un tirocinio a Bali grazie a una borsa di studio della nostra Università». 

Anche Flavia Berardi, laureata in Gestione dei contenuti digitali per i media, le imprese e i patrimoni culturali (Geco) sta lavorando a Milano. «E’ stato un viaggio che mi ha aiutato a capire cosa volevo davvero fare. Mi ha dato basi solide, mi ha fatto diventare creativa, mi ha insegnato a lavorare in squadra».

Nicole Bettoni ha concluso il suo percorso universitario in Psicologia: «Il percorso per diventare psicologi è estremamente lungo e complesso, ma voglio ricordare a me stessa e agli altri laureati che dinanzi alle molteplici ombre della vita personale e professionale esistono infinite luci».

Giacomo Bertini, neo dottore in Scienze Politiche e Relazioni internazionali, ha ricordato «gioie, soddisfazioni e sacrifici».

Infine, dopo la cerimonia di consegna dei diplomi di laurea, coordinata dall’ex alumna e ora giornalista Mariavittoria Zaglio, sulla scalinata del Teatro Grande è andato in scena il tradizionale lancio del tocco. Ad Maiora!

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