Deportato in diversi campi di concentramento dal 1942, il medico Viktor Frankl viene liberato il 29 aprile del 1945. Riprende a esercitare la professione di psichiatra e scrive le sue memorie della deportazione. L’uomo in cerca di senso è tuttora uno dei libri più grandi dell’umanità che gli sono valse 29 lauree honoris causa. Sulla “volontà di significato”, che rappresenta la motivazione più profonda di un essere umano, Frankl, basa anche un approccio psicoterapeutico, la logoterapia e analisi esistenziale, divenendo così un punto di riferimento anche per i futuri pedagogisti. Ce ne parla Daniele Bruzzone, docente di Pedagogia.