Il discorso di lunedì 21 febbraio di Vladimir Putin, seguito dalla firma del decreto con cui la Russia ha riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche secessioniste russofone del Donbass, Donetsk e Lugansk, ha segnato una svolta nella crisi russo-ucraina. Gli appelli al dialogo e alla pace sono caduti nel vuoto e con l’attacco di Mosca a Kiev la guerra è tornata a colpire l’Europa. La situazione è drammatica e potrebbe avere ripercussioni non solo nell’area ma a livello mondiale con importanti risvolti politici ed economici. Quale sarà la reazione degli Stati Uniti? L’Unione europea supererà le sue divisioni? Basteranno le annunciate sanzioni? Grazie al contributo dei docenti dell’Università Cattolica abbiamo analizzato e approfondito le conseguenze della crisi con una serie di testi, interviste e testimonianze oltre che a una serie di incontri e iniziative.
«La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra»
«Mentre Putin rischia freddamente la guerra, l’Occidente deve rischiare la pace». E il primo contributo arriva direttamente dalle otto università cattoliche della Strategic Alliance of Catholic Research Universities (SACRU) che propongono alla comunità internazionale, attraverso esperti di relazioni internazionali, di economia e di teologia degli atenei cattolici di quattro continenti, percorsi di riconciliazione in cui veder sorgere la speranza. Un invito a tutti, a partire dagli atenei, a fare la propria parte per far prevalere, in mezzo al fragore delle bombe, le ragioni della pace.