Kiev è sotto assedio, Mariupol quasi interamente rasa al suolo, Kharkhiv devastata e adesso nel mirino è finita anche Odessa. Gli appelli al “cessate il fuoco” sono stati vani. L’invasione russa dell’Ucraina, che in molti avevano ipotizzato come una guerra-lampo, prosegue invece senza soste da settimane. L’avanzata delle truppe di Putin ha trovato la strenua resistenza dei soldati ucraini, guidati da un presidente, con una storia davvero particolare, che tutto il mondo sta imparando a conoscere: Volodymyr Zelensky.
I negoziati per fermare i bombardamenti procedono a rilento e la stretta delle sanzioni imposte dall’Occidente a Mosca, oligarchi compresi, comincia a farsi sempre più forte. Una decisione che, però, sta costringendo l’Europa a trovare al più presto nuovi accordi e soluzione alternative per rendersi, in campo energetico, indipendente dalle forniture garantite dalla Russia. Un’ipotesi che avrà delle ripercussioni e che intanto, a livello economico, sta cominciando a farsi sentire anche in Italia dove l’aumento dei prezzi, complice anche quadro già di per sé complicato, è già realtà.
Grazie al contributo dei docenti dell’Università Cattolica, che in queste settimane ha promosso numerose iniziative di riflessione e approfondimento, continuiamo ad analizzare il conflitto con una serie di testi, interviste e testimonianze.