28 giugno 2023
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Da un’esigenza della Cooperativa Butterfly di Brescia in collaborazione con l’associazione Musical-Mente, è nato A.S.A.P. (acronimo di As Soon As Possible).
Il percorso di formazione musicale utilizza un particolare sensore, il SoundPlant, in grado di trasformare l'energia delle piante in suono codificato, grazie ad un sistema tecnologico raffinato che si interfaccia a livello sonoro con la produzione musicale della lezione.
Per la sperimentazione è stato coinvolto un campione composto da 14 minori di età compresa fra i 3 ed i 17 anni, da novembre 2022 a marzo 2023, figli di mamme vittime di violenze e maltrattamenti, residenti in Case Rifugio della cooperatova bresciana.
L’obiettivo è quello di permettere a bambini e ragazzi di interiorizzare modelli relazionali sani, prevenendo e riducendo il rischio di riproducibilità della violenza vissuta in età adulta.
Il lavoro di raccolta ed elaborazione dei dati è stato effettuato dal CERISVICO e ha permesso di monitorare l’andamento del percorso e l’impatto sui bambini ed i ragazzi.
Tramite griglie valutative somministrate degli esperti del Centro di Ricerca sullo Sviluppo di Comunità e i Processi di Convivenza dell’Università Cattolica di Brescia sono stati valutati il livello di cura e d’interazione dei ragazzi con lo strumento e le emozioni (gioia, curiosità, paura, calma, tristezza, rabbia, sorpresa) rispetto allo strumento e al SoundPlant.
È stato monitorato anche il grado di fiducia instaurato con l’insegnante, i genitori e gli adulti in generale, misurando l’apertura al dialogo di ogni bambino rispetto alla sua vita personale e sull’attività musicale svolta a lezione.
Altri valori considerati sono stati la motivazione, la partecipazione, la precisione, la puntualità, la cura dello strumento ed il livello di rilassamento.
I dati - condivisi durante la serata di presentazione alla scuola dell'Infanzia Paolo Sesto di Brescia - appaiono uniformi nel tempo ma diversificati rispetto alle diverse aree di osservazione.
Sono alti i livelli di cura dello strumento musicale e del SoundPlant. Questo dimostra l’importanza che bambini attribuiscono agli strumenti anche al di là della lezione.
I punteggi più alti sono emersi riguardo all’area del sé con valori di 4 su 5 rispetto alla motivazione, precisione e puntualità, rilassamento e il sentirsi coinvolti nell’attività di musicale.
Circa la metà di bambini e ragazzi non chiede di utilizzare il SoundPlant a casa (52%), mentre l’altra metà si divide tra chi lo utilizza una volta a settimana (33%) e chi più volte a settimana (15%)
La relazione con gli adulti: la maggioranza dei bambini ha comunicato con gli operatori (poco 19,5%, abbastanza 50,3%, spesso 30,2%), raccontando vicende di vita personale (poco 30,2%, abbastanza 44,3%, spesso 25,5%) e condividendo quanto svolto a lezione (mai 5,4%, poco 25,5%, abbastanza 43,6%, spesso 25,5%).
Nei confronti degli operatori e di altre persone, hanno dimostrato un grado di fiducia piuttosto basso (43% poca fiducia, 36% buona fiducia, 30% molta fiducia, 1% fiducia totale), mentre maggiore è quella nei confronti degli insegnanti di musica (buona fiducia 61%, molta fiducia 36%).
Con gli insegnanti gli alunni si sono dimostrati progressivamente più aperti. A decrescere nel tempo è la quantità richieste su informazioni e nozioni musicali, mentre aumentano man mano i racconti di vita personale.
Con le mamme, i bambini hanno mediamente dimostrato un livello buono, dimostrandosi abbastanza interessati a raccontare la propria esperienza con la musica.
Aumentano nel tempo anche il livello di cura verso lo strumento musicale, da un 3,6 al 3,9 di media (in una scala da 1 a 5 punti) e le emozioni “positive” come gioia, curiosità, calma e sorpresa, mentre si abbassano paura, tristezza, rabbia.
Un bilancio positivo che ha spinto tutte le parti in causa a voler proseguire nella sperimentazione.
Un articolo di
