Quella leggenda tramandata da generazioni che narrava di un ultimo rifugio dei pagani oppositori alla cristianizzazione di Carlo Magno non ha trovato verità negli scavi archeologici che l’Università Cattolica sta coordinando dal 2011 a Tor dei Pagà, un sito collocato a 2250m, nel comune di Vione, in alta Valle Camonica.
Anche quest’anno tredici studenti appassionati di archeologia hanno trascorso parte delle loro vacanze estive a scavare, setacciare terra e a catalogare materiali antichi per capire meglio chi erano questi “pagà” rifugiati in alta quota.
Tassello, dopo tassello, nel corso degli anni, gli scavi, i più alti d’Europa, hanno dimostrato che la fortificazione di Tor dei Pagà è esistita veramente tra la fine del XIII e il corso del XIV secolo. Numerosi i reperti rinvenuti come ad esempio punte di dardo per balestra e arco, hanno suggerito la presenza nella fortificazione di uomini armati, mentre il rinvenimento di bottoni, borchiette floreali da cintura in lega d’argento, ma anche fibbie da cintura in bronzo o i frammenti di un bicchiere in vetro decorato sono indizi della presenza o del passaggio nella fortificazione di persone di rango sociale relativamente elevato.