Se c'è una dote che trapelava nello sguardo di Antonio Pennacchi, scomparso il 3 agosto 2021, all’età di 71 anni, nella sua casa di Latina, era l’autenticità.
Pennacchi non era uno scrittore da bluff anche se aveva un sorriso beffardo, ironico, trattenuto a mala pena sotto il suo capello da manovratore di locomotive sovietiche, di colore blu, con l’immancabile sciarpa rossa.
Conoscendolo da vicino, ci si accorgeva facilmente che il suo modo di guardare era tipico di quel mondo a cui apparteneva, umile e popolare, mai dialettale, nonostante il dialetto fosse una culla dove andava a rifugiarsi per difendersi e per sentirsi a proprio agio.