27 gennaio 1945. L’Armata rossa sovietica libera il campo di concentramento di Auschwitz mettendo la parola ‘fine’ alla tragedia senza eguali della Shoah. Cinquantacinque anni dopo, nel 2000, l’Italia istituisce la Giornata della Memoria, e oggi, a distanza di ottant’anni, il mondo non smette di interrogarsi sul genocidio degli ebrei e tiene accesa una luce perché mai più nella storia accada un simile sterminio.
Come ogni anno, l’Università Cattolica torna a raccogliersi e a riflettere sull’inferno della deportazione, della schiavitù e della distruzione all’interno dei campi nazisti. Si comincia a Milano il 23 gennaio alle ore 16 con il webinar “Insegnare la Shoah nel mondo attuale. Proposte educative e didattiche per la scuola” promosso dal Centro ricerca sulle relazioni interculturali e introdotto da Milena Santerini, docente di Pedagogia sociale e interculturale in Università Cattolica e vice presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.
«Il seminario risponde all’esigenza di dialogare con le nuove generazioni – ha dichiarato Santerini –. Proponiamo, infatti, attività didattiche per gli insegnanti dove non ci limitiamo a raccontare la Shoah ma cerchiamo di capire come prevenire e contrastare i pregiudizi e l’antisemitismo oggi. Le forme di pregiudizio attuali, i conflitti mediorientali, i social cambiano la percezione dei visitatori di musei e memoriali, dei lettori di Primo Levi o di chi ascolta la testimonianza di Liliana Segre. Bisogna, dunque, comunicare la memoria della Shoah nella sua verità ma anche dialogare con le persone che ascoltano questo messaggio».
Sono trascorsi ottant’anni, i testimoni stanno scomparendo e conflitti e guerre si sovrappongono, inducendo a guardare il passato in un modo diverso.
«Di fronte alle nuove generazioni non bisogna fermarsi alla morbosità del male e della crudeltà nazista, né davanti alla compassione per le vittime, ma occorre spiegare anche i meccanismi che hanno prodotto la Shoah e che possono ripetersi oggi a causa del pregiudizio ostile, dell’antisemitismo, delle idee cospiratorie e complottiste sugli ebrei dominatori, della disumanizzazione dell’altro e dell’uso della propaganda martellante che vediamo sui social – ha continuato Santerini –. Inoltre, il conflitto mediorientale ci fa scivolare su una contrapposizione tra mondo occidentale e mondo islamico. Nelle nostre classi multiculturali ci sono molti ragazzi che provengono da aree musulmane e questo richiede di riflettere sull’influenza che ha su di loro una propaganda che in realtà è antisemita».
All’incontro saranno raccontate alcune iniziative come “Dino e Dario: due ragazzi nella Shoah”, un laboratorio per studenti dai 10 ai 18 anni per conoscere la Shoah in Italia a cura di CDEC Centro Documentazione Ebraica Contemporanea; il Book game didattico “Non sono stati loro” per la scuola primaria sulla cultura ebraica a cura del Progetto “Relation” di cui l’Università Cattolica è stata partner e presentato dal Centro Studi Villa Montesca; la A scuola coi Giusti, una formazione alla cittadinanza attraverso le storie di chi si batte per i diritti umani, a cura di Gariwo; Verso ignota destinazione, un laboratorio sulla deportazione a partire dalla visita del Memoriale della Shoah a cura della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano; Romsintimemory, un portale didattico sulla deportazione di Rom e Sinti a cura del Centro di ricerca sulle relazioni culturali dell’Università Cattolica; materiali didattici presentati dall’Associazione Figli della Shoah per affrontare l’antisemitismo in classe.
Sempre nel campus di largo Gemelli dal 27 al 31 gennaio EDUCatt distribuisce gratuitamente i titoli in catalogo dedicati alla Shoah e alla discriminazione razziale: i volumi del professor Pier Luigi Guiducci Shoah a Milano e Shoah a Roma, e il saggio dedicato alla figura di Giovanni Palatucci, Shoah a Fiume. Sarà disponibile, inoltre, il volume Contro il razzismo: per il bene e il diritto alle differenze, a cura di Giovanna Salvioni e con la collaborazione di Moni Ovadia. I volumi cartacei saranno presenti nei singoli campus dell’Ateneo, mentre le versioni digitali si potranno scaricare gratuitamente.
EDUCatt, inoltre, propone l’ultima puntata del podcast ECO – EDUCatt On Air sulla storia del bresciano Andrea Trebeschi, che il 24 gennaio 1945 morì a Mauthausen nel sottocampo di Gusen II. Nell’ottantesimo anniversario della sua morte si terrà venerdì 24 gennaio, nell’Aula Tovini dell’Università Cattolica di Brescia, la presentazione del libro di Cesare Trebeschi, alumnus Agostino dell’Università Cattolica, intitolato Primo incontro. Lettere scritte e non scritte. Riflessioni in preparazione alla visita dei luoghi di deportazione.
La casa editrice dell’Ateneo, Vita e Pensiero, propone invece l’anticipazione di due letture che si collocano tra passato e presente per non dimenticare. Varsavia 1944. Storia della distruzione di una città (in scena al teatro Carcano lunedì 27 gennaio) è il titolo del primo capitolo di History Telling dello storico dell’Università Cattolica Paolo Colombo, che racconta con la tecnica della “storia narrata”, la distruzione nazista della città polacca, dalla creazione del ghetto alla rivolta: una storia piena di storie, personaggi, immagini, numeri, «perché c’è dentro tutto, un progetto di grandezza, l’opposizione di Davide a Golia, l’Oriente e l’Occidente, l’orgoglio e la volontà di distruzione, fin di autodistruzione, da una parte e dall’altra…».
La seconda lettura proposta in anteprima è «Israele e Gaza oltre la guerra. Alle donne chiedo: uniamoci», intervista a Yael Deckelbaum, israeliana, cantautrice, attivista (a cura di Barbara Uglietti) tratta dal libro Donne per la pace.
Le iniziative continueranno nella sede di Piacenza con altri due appuntamenti. Lunedì 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, la Facoltà di Economia e Giurisprudenza promuove il seminario di studio “La via italiana alla persecuzione antisemita” (aula 16, via Emilia Parmense 84, ore 11.30), introdotto dal preside Marco Allena. All’evento saranno approfonditi i temi “Le leggi del 1938. Riflessioni storico/giuridiche”, “Lavoro e discriminazione antiebraica fascista”, “Il bene oltre la norma. Storie di giusti di fronte alla persecuzione antiebraica”.