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Al via il festival delle Unità di ricerca di Psicologia

13 dicembre 2021

Al via il festival delle Unità di ricerca di Psicologia

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«Mantenere un’anima aperta a tutti gli aspetti che interessavano a Padre Gemelli e coniugarli con l’attualità». Questa è la filosofia alla base delle Unità di ricerca del Dipartimento di Psicologia nelle parole della direttrice Antonella Marchetti.

Dal 14 al 17 dicembre l’Università Cattolica promuove il Festival delle Unità di ricerca nell’ambito delle iniziative che il Dipartimento ha realizzato per il Centenario dell’Ateneo. In tutto sono diciannove le Unità che da vent’anni a oggi sono nate per favorire l’approfondimento e lo scambio su una varietà di temi, tutti rilevanti per la convivenza umana, affrontati dai ricercatori con uno sguardo attento alla tradizione e aperto agli scenari futuri. I webinar si svolgono come tavole rotonde virtuali visibili sui canali social @Unicatt dalle ore 17 alle ore 18.30.

«A partire da quella dedicata alla “Teoria della mente”, la prima nata e da me diretta in orgine con Olga Liverta Sempio, le Unità sono nate dall’idea di aggregare intorno a un’entità organizzativa le persone interessate agli stessi temi di ricerca dando loro visibilità, comunicandoli all’interno e all’esterno, facendo formazione, oltre che dialogando con colleghi referenti di altre aree di studio».

In particolare, negli ultimi anni ne sono nate diverse che svolgono ricerca e propongono applicazioni secondo le necessità sociali. Una di queste, di tipo trasversale a tutti gli ambiti disciplinari, è “Metodi di ricerca e tecniche di analisi”, diretta da Margherita Lanz. “Psicolinguistica applicata”, guidata da Daniela Traficante, tratta un tema di grande attualità, ovvero gli ultimi studi sul linguaggio, e trova ispirazione negli studi di fonetica di Padre Gemelli. L’Unità “Multisensorialità del linguaggio e della memoria” si inserisce nel quadro dell’Embodied Cognition che, sotto la direzione di Claudia Repetto, propone una visione integrata di mente e corpo. “Media digitali, psicologia e benessere”, diretta da Daniela Villani, identifica il focus dello studio sulle problematiche legate a questi media sia come risorsa sia come fattori di crisi. “Psicologia, culture e migrazioni”, sotto la guida di Giulio Valtolina, realizza strumenti e interventi sugli aspetti cross culturali sottesi ai fenomeni migratori e sul bullismo etnico. “Psicologia delle diseguaglianze nella salute”, diretta da Emanuela Saita, si occupa delle difficoltà di accesso alla sanità a livello socio economico, linguistico e culturale. “Psicologia della religione” è l’unità di ricerca, oggi diretta da Davide Massaro, che studia le caratteristiche strutturali della coscienza religiosa e le manifestazioni della religione in esperienze, atteggiamenti e comportamenti. L’ultima nata, “Psicologia economica”, guidata da Edoardo Lozza, si occupa dei meccanismi psicologici che sottostanno ai comportamenti economici delle persone e che trova applicazione in molti ambiti, da quello aziendale a quello scolastico. 

Più datate nel tempo ma non meno cruciali per le tematiche che affrontano sono le altre Unità di ricerca. “Filosofia della Psicologia”, con la guida di Antonella Corradini, affianca la psicologia alle scienze umane e la filosofia nello studio del soggetto. “Neuroscienze sociali e delle emozioni”, diretta da Michela Balconi, promuove formazione, ricerca di base e applicata con un focus sui correlati neurali e psico-fisiologici delle funzioni cognitive, emotive e sociali. “Psicologia scolastica”, con la guida di Emanuela Confalonieri, unisce le declinazioni teoriche e operative dalla ricerca alla formazione, dalla consulenza all’orientamento. “Psicologia del traffico”, coordinata da Stefania Balzarotti e Federica Biassoni, si interessa del ruolo del “fattore umano” approfondendo la relazione tra uomo, veicolo e infrastrutture e delle problematiche connesse con la mobilità. “Psicologia del trauma” è diretta da Chiara Ionio e Sarah Miragoli e promuove ricerca sugli aspetti psicologici connessi all’esposizione ad eventi e situazioni traumatiche. “Psicologia dell’emergenza e dell’intervento umanitario”, coordinata da Fabio Sbattella, ricerca e prepara a gestire e rielaborare i processi psicologici attivi in contesti di crisi ed emergenza come incidenti stradali e disastri collettivi, rispondendo anche a richieste della società civile. “Psicologia della resilienza”, coordinata da Cristina Castelli e Francesca Giordano, mette al centro la ricerca, la formazione e l’intervento in contesti fragili riguardanti in particolare minori, famiglie e comunità in condizioni di rischio. “Psicologia dell’arte”, diretta da Gabriella Gilli, approfondisce le relazioni tra la psicologia e gli artefatti artistici, affrontando l’esperienza estetica dal punto di vista soggettivo. “Psicologia della creatività e dell’innovazione”, diretta da Andrea Gaggioli, coniuga prospettive di stampo psicologico, economico ed educativo, valutando e potenziando il pensiero creativo in diversi contesti come quello scolastico e aziendale. “Psicologia, sport e società”, diretta da Caterina Gozzoli e Chiara D'Angelo, è impegnata nella promozione della qualità dei settori sportivi giovanili, nello sviluppo e nella gestione del talento sportivo e nella formazione dello psicologo dello sport.

«Queste Unità, se guardate dal punto di vista storico, rappresentano gli interessi che, agli albori del nostro ateneo, appartenevano già a Padre Gemelli, come ad esempio la fonetica, la psicologia clinica, la ricerca di base, gli studi sul cervello» - ha spiegato Antonella Marchetti. La realtà da allora è cambiata e molti temi si sono aggiunti ma è rimasta la fedeltà al modello del nostro fondatore che aveva in sé «il radicamento nella ricerca internazionale, requisito fondamentale per poter essere scientifici, e la cura per le collaborazioni interdisciplinari, una grande ricchezza per l’epoca attuale». 

Con queste basi solide «le Unità di ricerca non si presentano come contenitori statici, ma come fucine di attività che coniugano le esigenze degli studiosi con quelle della realtà - ha concluso Marchetti -. Lo testimoniano le interazioni tra università e ambito sociale, le azioni formative e le consulenze di esperti».

Il festival in quattro giornate

Il 14 dicembre la tavola rotonda partirà dalle questioni epistemologiche rilevanti per la ricerca psicologica, per affrontare gli aspetti metodologici, le basi neuroscientifiche delle esperienze emotive e sociali e le ricadute applicative degli studi sul linguaggio.

Il 15 dicembre si approfondiranno tematiche connesse a vari contesti di esperienza - dalla scuola, alla psicologia del traffico alle situazioni traumatiche e di emergenza, incluse le vicende in cui cruciale è la resilienza della persona, contesti nei quali esperienze tipiche e passaggi critici richiedono competenze e strumenti specifici per essere affrontati.

Il 16 dicembre la tavola rotonda partirà dall’ambito multisensoriale per occuparsi della sfera delle rappresentazioni sottese alla competenza sociale, all’arte e alla creatività e della dimensione spirituale in cui ha luogo l’esperienza religiosa.

Il 17 dicembre al centro saranno i temi del benessere e della salute in rapporto alle diverse esperienze psicologiche, da quelle sportive a quelle con i media digitali, con una particolare attenzione ai temi dell’inclusione come antitesi alle disuguaglianze tanto culturali quanto sanitarie.
 

Un articolo di

Emanuela Gazzotti

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