Lunedì 11 settembre, alle 16.30, nella sede fiorentina dell’Accademia della Crusca, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Giovanni Nencioni per una tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all’estero 2023.
A ritirare il prestigioso riconoscimento, giunto quest’anno alla XII edizione, sarà Carlotta Contrini, docente di Lingua e Linguistica francese presso la sede di Brescia.
Il premio intitolato al grande storico della lingua italiana, presidente dell’Accademia della Crusca dal 1972 al 2000, la prof. Contrini lo ha ottenuto grazie alla tesi di dottorato “Donner une voix, laisser entendre: l’indirect libre chez Zola et Verga", discussa alla Facoltà di Lettere dell’Université de Lausanne.
A consegnarle il premio, che prevede anche un soggiorno studio di un mese nella sede dell’autorevole istituzione italiana, saranno il Presidente dell’Accademia della Crusca Paolo D’Achille, il Presidente dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca Giuseppe Rogantini Picco e l’Accademico Claudio Giovanardi, membro della Commissione giudicatrice.
Oggetto dello studio di Contrini sono stati due romanzi cardine del secondo Ottocento: l’Assommoir di Zola (1877) e i Malavoglia di Verga (1881).
Attraverso essi l’autrice ha esaminato un elemento fondamentale dello stile narrativo moderno, il discorso indiretto libero (DIL), in un’ottica comparatistica francese-italiane.
Contrini ha trateggiato la storia del DIL e sottolineato come sia in Francia sia in Italia le opere di Zola e di Verga rappresentino il culmine espressivo di una scelta narrativa di grande novità, mettendo tuttavia in evidenza le diverse modalità utilizzate dai due scrittori.
La commissione, unanime, ha particolarmente apprezzato la solida base metodologica della candidata, l’aggiornamento bibliografico, lo scrupolo e l’acribia dell’indagine da cui deriva un contributo significativo suscettibile di proficui sviluppi scientifici.
«Di particolare interesse è l’analisi comparata condotta dalla candidata sulle modalità con cui i due autori inseriscono il DIL nell’interazione tra diegesi e discorso riportato. Di là dalle divergenze tra i due scrittori, appare convincente la conclusione sui due aspetti, entrambi richiamati nel titolo della tesi, che accomunano le opere di Zola e di Verga: da una parte la necessità di dar voce alla massa corale degli umili; dall’altra quella di lasciar intendere, di alludere, senza voler precostituire parole e pensieri dei personaggi» hanno motivato i commissari della giuria.
Prima di passare dall’altra parte della cattedra, Carlotta Contrini è stata studentessa della sede bresciana, dove ha conseguito la laurea magistrale in Lingue, Letterature e Culture Straniere con una tesi sulla comparazione stilistica dell’opera del poeta e drammaturgo francese Jean Tardieu.
Oggi la prof. Contrini si occupa inoltre dell’organizzazione di seminari di Letteratura francese nella sede di Brescia, collabora all’organizzazione di convegni e giornate di studio in Italia e in Svizzera sulla linguistica testuale, sulla stilistica comparata e sulla letteratura francese, e ha pubblicato articoli di linguistica testuale, di narratologia e didattica della lingua francese.