Ci sono prima di tutto tre storie, dentro le tesi di laurea che hanno vinto tre diverse borse di studio, nella Facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali. Sono tre storie intrise di passione per le scienze agrarie, appunto, e ricche di talento, ben miscelato con impegno e dedizione. Come quelli che ha profuso Marta Bisaschi, vincitrice del premio di laurea in memoria del commendator Piero Rebecchi grazie alla sua tesi “Quantification and Philogenetic Classification of Aerobic Spore Former Bacteria before and after Milking Time Hygiene Interventions”, il cui relatore è il Pier Sandro Cocconcelli.
«Ho studiato i metodi di riduzione della carica microbica nella filiera lattiero-casearia» spiega Marta, laureata con 110 e lode nella magistrale in Scienze e tecnologie alimentari. «Riducendo le spore, che sono forme di resistenza del microrganismo termoresistenti alla pastorizzazione, si garantisce una produzione di latte fresco ricco di vitamine e di minerali, sicuro per la salute dei consumatori e con migliori caratteristiche nutrizionali». Undici mesi fa, Marta era già stata insignita del Premio Agostino Gemelli, dedicato ai migliori laureati dell’Università Cattolica. Degli anni trascorsi all’Università Cattolica vuole sottolineare «le attività di laboratorio e di ricerca e l’esperienza all’estero, all’Università Boden Kulture di Vienna, che ho potuto vivere grazie al professor Cocconcelli. Ha arricchito moltissimo il mio percorso». A lei va il premio di laurea, pari a 2.500 euro, istituito con il contributo della famiglia Rebecchi, in particolare di Maria Teresa Fontana, e del Lions Club Rivalta, Valli Trebbia e Luretta.
Leonardo d’Intino, laureato in Agricoltura sostenibile e di precisione con 110 e lode, ha vinto il premio di laurea Aurelia Gasparini, istituito per onorare la memoria della professoressa Gasparini, grazie alla sua tesi “Change in aroma composition during the shelf-life of Malvasia di Candia aromatica wines: effect of temperature and storage times”, relatore Mario Gabrielli. «L’Università Cattolica è il luogo dove sono riuscito a coltivare la mia passione» spiega Leonardo. «Mi piaceva molto la viticoltura, più che l’enologia. Ho concluso la magistrale volendo diventare un enologo. Ringrazio questa università perché mi ha permesso di incontrare persone che non mi hanno mai messo i bastoni tra le ruote. Mi hanno sempre spinto ad andare oltre, contribuendo così ad aumentare la mia passione per queste materie». Leonardo è stato premiato con il rimborso delle tasse di iscrizione del primo e del secondo anno della laurea magistrale, fino a 10mila euro.
Serena Zottola, invece, ha vinto il premio di laurea in memoria di Fausto Zermani, istituita con il contributo del Consorzio di Bonifica di Piacenza. «L’idea che ha guidato la mia scelta di questo percorso di laurea magistrale, e in particolare il mio interesse per l’agrivoltaico, è dettata dall’interesse per l’unione del mondo agricolo con quello della produzione di energia a partire da fonti rinnovabili». Serena si è laureata in Agricoltura sostenibile e di precisione con 110 e lode. La sua tesi, “Ecofisiologia della produzione della patata e del pomodoro in ambiente agrivoltaico”, relatore Stefano Amaducci, le è valsa il premio di laurea pari a 1.604 euro, che ha concluso la bella cerimonia alla presenza di Marco Trevisan, preside della Facoltà di Scienze Agrarie, e di Angelo Manfredini, direttore della Sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica.