Le persone felici lavorano meglio. Tant'è che il benessere psicofisico del singolo e delle comunità è tra i grandi temi che l’era post Covid ha fatto emergere in modo lampante.
Ma quali sono le direttrici da seguire per il conseguimento e la permanenza di una condizione di benessere?
«È il raggiungimento di scopi multipli, un processo che supporta l’individuo nelle sfide quotidiane, favorendo il potenziamento delle risorse del genere umano attraverso la messa in campo di azioni sinergiche per la prevenzione di disagi e la riabilitazione e il recupero delle funzioni in caso di malessere già rilevato. Significa tenere in considerazione non solo l’influenza degli ambienti lavorativi ma anche i contesti digitali sperimentati durante il lockdown, che oltrepassano i confini dell’individuo per abbracciare la dimensione sociale e collettiva.».
È la rilevazione effettuata da Michela Balconi, Direttrice dell’International research center for Cognitive Applied Neuroscience (IrcCAN) dell’Università Cattolica, nel webinar Le aspettative di BenEssere tra umanesimo e digitalizzazione: ricerca, produttività e salute che - muovendo dal nesso tra benessere individuale e dimensione sociale - ha affrontato il tema da tre diverse prospettive possibili: ricerca, produttività nei contesti aziendali e salute.
Già, perché benessere e salute, pur essendo due variabili strettamente correlate, non sono coincidenti. La salute è solo una parte del tutto. «Il contesto aziendale è uno degli attori fondamentali che incide su benessere, sulla salute e sul sonno dell’individuo», parola di Emanuela Salati, Dirigente Formazione, selezione, e welfare di una grande realtà come Azienda Trasporti Milanesi SpA, che conta oltre 10mila dipendenti.
Salati ha spiegato come «La nostra azienda vanta una lunga tradizione in termini welfare strutturato e sistemico, con un dipartimento interno e fondazione dedicata, che oltre al nostro personale estende i servizi alle loro famiglie. Qualche esempio: gli asili nido aziendali per i figli e i nipoti dei nostri dipendenti; il servizio di counseling con psicologi e assistenti sociale che effettuano circa 2500 colloqui l’anno per parlare di salute, azienda, famiglia; il coaching alla maternità per le mamme che rientrano al lavoro; e quello alla disabilità per chi è caregiver di un familiare».
Se infatti è appurato come una migliore qualità della vita dell’impiegato incida positivamente anche sulle performance produttive dell’impresa (e, a ruota, sui cittadini a cui è offerto un servizio efficiente), la filosofia del presente e del futuro sarà creare le migliori condizioni affinché le persone possano operare al meglio, in un clima di fiducia e positività.