Le città aiutano a orientarsi nel mondo e le piazze aiutano a orientarsi nelle città. È una delle tante lezioni che si possono ricavare dalla 50° edizione delle Settimane sociali dei cattolici in Italia, svoltasi a Trieste dal 3 al 7 luglio. Tema impegnativo, “Al cuore della democrazia, partecipare tra storia e futuro”, e programma di alto profilo: basti pensare al discorso inaugurale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella presso il Generali Convention Center («La democrazia – ha detto tra l’altro – non si esaurisce nelle sue norme di funzionamento», ma «si invera ogni giorno nella vita delle persone») e all’omelia pronunciata da Papa Francesco durante la Messa conclusiva in piazza Unità d’Italia («Gesù ha vissuto nella propria carne la profezia della ferialità, entrando nella vita e nelle storie quotidiane del popolo, manifestando la compassione dentro le vicende, e ha manifestato l’essere Dio, che è compassionevole», ha ricordato il Santo Padre, aggiungendo subito dopo che «anche noi cristiani siamo chiamati a essere profeti, testimoni del Regno di Dio, in tutte le situazioni che viviamo, in ogni luogo che abitiamo»).
Di particolare rilievo, in un’edizione tanto importante, l’apporto dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la cui storia è del resto intimamente legata a quella delle Settimane sociali, fondate nel 1907 dal beato Giuseppe Toniolo. Per questo viaggio “Al cuore della democrazia” l’Ateneo si è lasciato coinvolgere a tutti livelli, dal Comitato organizzatore, di cui è stato segretario il Professor Sebastiano Nerozzi, alla numerosa delegazione (composta, tra gli altri, dall’Assistente ecclesiastico generale Mons. Claudio Giuliodori e dal Professor Guido Merzoni, Preside della Facoltà di Scienze politiche e sociali), dagli autorevoli relatori fino al drappello di studenti coordinati dal Centro pastorale.