Con "Beyond Image" fotografia e performance al Mo.Ca

Un pomeriggio all’insegna dell’arte, della fotografia e della performance.

"Beyond Image" è andato in scena mercoledì 18 ottobre, nella Sala Diana di palazzo Mo.Ca, grazie all’iniziativa di alcuni studenti del DAMS, confluiti nel gruppo Performedia, che lo hanno concepito con l'obiettivo di esplorare il rapporto tra immagine e realtà attraverso una serie di scatti che ritraggono giovani interagire con luoghi simbolo della città di Brescia.

All’evento hanno assistito 200 spettatori, per il suo carattere fortemente interattivo che ha previsto l'utilizzo di più strumenti di lavoro e di diversi elementi artistici. 

All’interno del salone un telaio di legno ha permesso la separazione degli spazi: da un lato la mostra fotografica con l'accompagnamento di atmosfera sonora ambient, con parole e frasi di messaggi vocali, dall'altro le fotografie forate da cui “spiare” le performance live di due attori (durata di quattro ore). 

Gli scatti raffigurano giovani che interagiscono con alcuni luoghi simbolo della città di Brescia, a cui hanno lavorato quasi cinquanta ragazzi tra fotografi, modelli e direttori artistici.

Successivamente l’attenzione si è concentrata sulla possibilità di dare una dimensione installativa ad un segmento del processo e dare voce alla comunità che via via si è creata spontanea spontaneamente durante le fasi del lavoro.

Nello spazio dedicato alle fotografie un tavolino con pagine di libri strappate ha reso il pubblico parte attiva grazie ad un'esercitazione di cancellatura. 

Per rispondere alla domanda "ora scrivi le tue parole non dette, scegli: caso o ragione?", lasciata sul tavolo in questione, ogni singolo spettatore ha scelto di cancellare o lasciare visibili parole e frasi sulle pagine strappate dei libri, formando pensieri con senso e non. 

La perfomance attoriale è stata eseguita da Maya Libera Castellini e Lorenzo Frison, l’aspetto sonoro è stato curato e realizzato da Leonardo Cafazzo, la direzione artistica è di Cafazzo, Frison, Emanuele Bolognini, Fabio Lionetti e Gianluca Basta.

Il tema scelto è stato quello della giovinezza, nello specifico la fase di passaggio dall’infanzia all’età adulta. Gli autori si sono interrogati sulla relazione tra l’immagine come elemento cristallizzato e la realtà che vi è celata.