Ma il cuore dell’incontro ha riguardato l’esperienza di scrittura e le riflessioni che hanno portato alla nascita di “Spatriati”, fino a toccare i temi più profondi che costituiscono il motore dell’opera. Un’ora e mezza per riassumere cinque anni di lavoro può essere poco, ma l’autore ha saputo sfruttarla al meglio. Desiati ha ripercorso insieme al pubblico la parte più dura del lavoro, la ricerca dello spirito e della voce del suo romanzo. Un romanzo che fin dal titolo parla di fuga, di evasione da una patria che è al tempo stesso un Mezzogiorno concreto e un luogo invisibile dove la maggioranza decide cosa è giusto e cosa no. Un romanzo che racconta le identità liquide e l’eterna ricerca della felicità.
Proprio come i suoi protagonisti, anche “Spatriati” evade dai confini, tocca temi e argomenti che potrebbero diventare slogan o bandiere, e invece sfugge alla gabbia del romanzo generazionale per restare sempre una questione privata. Desiati ha raccontato il suo sforzo di portare sulla pagina non una verità, ma una complessità. Il narratore, dopotutto, è a sua volta uno spatriato, una voce fuori dalle righe e dal coro. E il libro migliore è quello che pone domande, e lascia ai lettori le risposte.
Domande e risposte hanno animato anche l’incontro, in uno scambio costante tra Desiati e il pubblico partecipe. Il tempo quasi non è bastato, e Desiati ha continuato il dialogo con gli studenti anche presso la libreria Vita e Pensiero, dove ha autografato le copie del romanzo, che sono andate presto esaurite.
L’incontro, gratuito e aperto a tutti, ha inaugurato la nuova edizione del corso di Alta Formazione “Il piacere della scrittura” (le iscrizioni sono aperte fino al 7 novembre).
Il corso ha l’ambizione di raccontare le diverse vie che portano alla scrittura narrativa, per arrivare a un panorama il più completo possibile del processo creativo, ma anche dei meccanismi dell’industria editoriale. Inizierà ufficialmente il 17 novembre e vedrà avvicendarsi dietro la cattedra docenti universitari, scrittori e professionisti delle principali case editrici italiane, per un totale di 30 lezioni frontali e 10 laboratori. Si rivolge a studenti universitari (inclusi gli iscritti a facoltà non umanistiche), docenti di ogni ordine e grado, professionisti della comunicazione, ma anche a tutti gli appassionati di scrittura che non hanno potuto esprimere nella loro attuale professione tale attitudine.
La formula proposta sarà la stessa di questo primo incontro, e gli studenti impossibilitati a partecipare in presenza avranno la possibilità di seguire la diretta online.