Ventiquattro milioni di studenti nel mondo rischiano di lasciare la scuola. Un crescendo allarmante, considerato che già nel 2018 le stime dell’Unesco parlavano di 258 milioni di bambini, adolescenti e giovani di tutto il mondo che non frequentano la scuola. Dati che hanno portato Papa Francesco a definirla “una catastrofe educativa” e a lanciare la sfida di un patto globale sull’educazione.
L’Università Cattolica del Sacro Cuore è uno dei cinque atenei cattolici in prima fila a livello mondiale e a attivarsi su questa frontiera anche attraverso l’istituzione dell’Osservatorio per l’Educazione e la cooperazione internazionale. Un ruolo ribadito anche durante il convegno “Le sfide educative e la cooperazione internazionale" che si è svolto nel nuovo campus di Brescia, giovedì 14 ottobre.
«Avere attenzione a un'educazione globale e integrale significa farsi carico di stimolare nelle persone la sensibilità di porsi qualche domanda, la capacità di alzare lo sguardo oltre l'impegno immediato» ha detto il rettore Franco Anelli. «Ma per trasmetterla occorre esserne testimoni».