L’Osservatorio Monetario è stato presentato giovedì 24 marzo nell’ambito di un evento dedicato al tema. Dopo i dopo i saluti di Nazzareno Gregori, presidente Assbb, hanno preso parte all’incontro i docenti dell’Università Cattolica Alfonso Del Giudice, Alberto Floreani, Milena Migliavacca, di Samir Traini, REF Ricerche, e di Maria Paola Toschi, JP Morgan Asset Management.
Al centro del rapporto lo sviluppo dei prodotti finanziari di carattere sostenibile, come fondi comuni e green bond. In particolare, il mercato di questi ultimi si è sviluppato grazie al beneficio reputazionale che essi arrecano agli emittenti e al minore costo del finanziamento tramite questi strumenti rispetto alle altre obbligazioni (greenium). Per gli emittenti privati, la certificazione da parte di un ente terzo e indipendente è cruciale per ottenere il greenium, sfruttando così le preferenze degli investitori verso attività finanziarie “verdi”. I fondi di investimento ESG rappresentano la componente più rilevante della finanza sostenibile. Essi sono classificabili come “generalisti” o tematici a seconda del grado di connessione dei loro attivi con la produzione di impatto socio-ambientale. I fondi tematici sono ancora poco numerosi e la loro evoluzione è recente. I restanti, invece, rappresentano una quota molto rilevante dell’intera finanza sostenibile (circa 25mila miliardi di dollari). In generale, rispetto agli altri fondi, il loro vantaggio consiste non tanto nella performance di rendimento quanto nella minore volatilità, ottenuta anche grazie alla maggiore stabilità dei flussi, soprattutto nei momenti di crisi, come quella dovuta al Covid-19.