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Formare i minori: è anche questione di bellezza

29 novembre 2021

Formare i minori: è anche questione di bellezza

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Sarà un confronto a più voci, al quale partecipano filosofi e pedagogisti, ma sarà anche l’occasione per salutare l’esordio di C.A.R.E, il Centro studi contesti, affetti e relazioni educative diretto dal professore Daniele Bruzzone, afferente alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che promuove l’incontro in programma il 30 novembre dalle 14 alle 16 nella sala Convegni Piana dell’ateneo piacentino. Durante l’appuntamento, dal titolo “L’esperienza della bellezza - Educazione estetica e formazione dei minori”, sarà affrontato il tema del valore dell’esperienza e dell’educazione estetica nella formazione dei minori, con particolare riferimento alle arti figurative e all’educazione dello sguardo. Il coinvolgimento dei sensi è infatti un requisito indispensabile perché si dia un’esperienza sensata ed efficace, capace di coinvolgere i registri affettivi e mobilitare il desiderio, contrastando la noia, l’apatia e l’insensatezza.

L’evento si svolge nell’ambito del Corso di laurea magistrale in “Progettazione pedagogica nei servizi per i minori” ed è coordinato dal docente Roberto Diodato; sono previsti gli interventi di Marco Dallari, Roberto Farné, Mariagrazia Portera, Laura Aimo.

Ma le riflessioni degli esperti non esauriranno la giornata dedicata al tema, dal momento che al termine del seminario è prevista l’inaugurazione della mostra di pittura di Claudio Benghi, autore dei dipinti che compaiono sulle copertine dei volumi pubblicati nella collana “Vita emotiva e formazione” (edizione Franco Angeli), diretta da Vanna Iori, Daniele Bruzzone ed Elisabetta Musi. L’esposizione sarà visitabile in università fino al 18 dicembre.

Non sarà quella pittorica l’unica inaugurazione legata all’evento dedicato a come si fa esperienza attraverso la bellezza, in quanto nell’occasione farà il suo ingresso ufficiale anche il centro studi C.A.R.E. «Il nome del centro richiama quella “cultura della cura” di cui ha parlato a inizio anno Papa Francesco» spiega il direttore Bruzzone. «C.A.R.E. è il primo centro aperto dalla facoltà nella sede di Piacenza - prosegue - la nostra ambizione è di diventare il punto di riferimento per il territorio riguardo ai temi della ricerca educativa, sociale e sociosanitaria, un riferimento per gli interventi in materia di cura, sviluppo delle competenze dei professionisti e sistema di welfare».

Nella presentazione del centro studi si legge infatti che tra gli obiettivi figurano lo sviluppo delle competenze emotive e relazionali dell’infanzia e dell’adolescenza - «ma anche le competenze emotive dei professionisti che devono formare i minori» aggiunge Bruzzone - nonché la prevenzione e il contrasto delle povertà educative, il sostegno ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la promozione del benessere individuale e sociale e la cura della comunità educante.

Il centro studi C.A.R.E. è composto da un consiglio direttivo composto dai membri che rappresentano le varie aree della facoltà, dalla filosofia alla pedagogia, alla psicologia, fra i quali è presente anche la senatrice Vanna Iori. Consiglio direttivo: Daniele Bruzzone (direttore), Piermarco Aroldi, Roberto Diodato, Vanna Iori, Marisa Musaio, Elisabetta Musi, Sonia Ranieri, Pierpaolo Triani. Collaboratori: Antonella Arioli, Alessandra Augelli, Fabio Gianotti, Alessandra Tibollo, Simona Finetti, Mattia Ferrari, Stefania Mazza, Anna Paratici.

Un articolo di

Redazione

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