Domenica 14 novembre 2021 si celebra la V Giornata Mondiale dei Poveri istituita da Papa Francesco a conclusione del Giubileo della Misericordia. Esattamente a cinque mesi dalla pubblicazione del Suo messaggio «I poveri li avete sempre con voi» (Mc 14,7), avvenuta lo scorso 14 giugno. Questa ammonizione è stata pronunciata da Gesù qualche giorno prima della Pasqua, in occasione di un pranzo a Betania presso un certo Simone ‘il lebbroso’: infatti, come racconta l’evangelista Marco, una donna, introdottasi in casa, aveva versato sul capo di Gesù un profumo prezioso contenuto in un vaso di alabastro. Subito si erano levate le critiche da parte dei presenti, in particolare, secondo l’evangelista Giovanni, da Giuda che aveva domandato: ‘Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?’. A questo Gesù, vedendo in quel gesto l’anticipo dell’unzione del suo corpo dopo la morte, aveva risposto: ‘Lasciatela stare, perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me’. ‘Questa visione – afferma il Papa – va al di là di ogni aspettativa dei commensali. Gesù ricorda loro che il primo povero è Lui, … ed è anche a nome dei poveri, delle persone sole, emarginate e discriminate che il Figlio di Dio accetta il gesto di quella donna. …’.
Infatti, Marco conclude riportando queste parole di Gesù: ‘Ovunque sarà proclamato il mio Vangelo, si ricorderà quello che lei ha fatto per me’. I poveri, del resto, hanno molto da insegnarci perché sono stati i primi a seguire Gesù, forse proprio perchè privi di beni preziosi da custodire gelosamente. Inoltre, se Gesù è il primo povero, le sue parole significano anche che essi sono fratelli e sorelle di cui occorre alleviare le sofferenze, il disagio, l’emarginazione attraverso una condivisione che generi fratellanza e inclusione sociale. Dunque – conclude Francesco – ‘Come sarebbe evangelico se potessimo dire con tutta verità: anche noi siamo poveri, perché solo così riusciremmo a riconoscerli realmente e farli diventare parte della nostra vita e strumento di salvezza’.
La rivista in open access JusOnline curata dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica, ha voluto dare un contributo concreto a questo evento con un numero monografico, il quarto del 2021, dedicato al tema “Povertà e diritto: per uno studio sugli strumenti giuridici volti al sostegno dei soggetti disagiati”. Il fenomeno ‘povertà’ suscita, infatti, nel giurista una serie di interrogativi che si possono porre per ciascuna disciplina giuridica ma anche a livello interdisciplinare. Se tradizionalmente la tematica è stata oggetto di attenzione soprattutto nell’ambito del diritto pubblico, in particolare costituzionale, penale e internazionale, del diritto del lavoro e del diritto canonico, di recente sono apparsi notevoli contributi in materia anche nell’ambito degli studi civilistici, romanistici e storico-giuridici. Il tema è, del resto, scottante dopo che la pandemia ha moltiplicato le situazioni di povertà rendendo spesso le persone vulnerabili prive persino dei beni di prima necessità.
Alla raccolta di scritti hanno partecipato numerosi studiosi, alcuni accademici affermati e altri giovani ricercatori, italiani e stranieri. Essa inizia con contributi di carattere storico- e filosofico-giuridico, a cui seguono saggi lavoristici, comparatistici, penalistici, pubblicistici, a cui si aggiunge un commento all’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco dedicata al tema della fraternità e dell’amicizia sociale.
Il numero speciale è dedicato al ricordo della professoressa Ombretta Fumagalli Carulli, fondatrice e direttrice di JusOnline, la quale presso la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, di cui era membro, nella sessione plenaria del 2009, aveva proprio trattato il tema della povertà.