Oltre a trasformare il mondo del lavoro dal punto di vista produttivo e gestionale, le tecnologie digitali hanno modificato le competenze oggi richieste ai dipendenti, apportando cambiamenti radicali nel sistema formativo aziendale.
Per questo studenti e studentesse del corso di Pedagogia dell'organizzazione e sviluppo delle risorse umane, tenuto dalla prof.ssa Alessandra Vischi, hanno preso parte all’incontro con la società di consulenza per la formazione del personale L&P.
Obiettivo: confrontarsi su come la trasformazione digitale ha influenzato il modo di fare formazione in azienda.
Partendo dall’analisi della vita lavorativa all’interno delle organizzazioni complesse, l’incontro ha permesso agli studenti di vivere in prima persona le potenzialità derivate da una formazione digitale e innovativa, per leggere e interpretare i contesti organizzativi e promuovere interventi di sviluppo personalizzati attraverso il metodo del “gioco”.
«Abbiamo potuto mettere in pratica la circolarità teoria-prassi, un aspetto necessario nell'ambito della formazione. Abbiamo inoltre testato in prima persona cosa significa apprendere grazie alla realtà aumentata: una modalità ancora poco diffusa in Italia ma che può rappresentare il futuro del settore» ha notato Elisa Grazioli, una delle studentesse presenti.
Tramite piattaforme formative organizzate in "giochi" che hanno come obiettivo finale l'acquisizione di diverse skills, la realtà aumentata permette di allenare competenze come l’imparare ad esprimersi in pubblico, in questo caso virtuale, gestendo i risvolti emotivi sia al cospetto di una platea ristretta (come una riunione di lavoro) o ampia (un auditorium).
Ogni “gioco” si può adattare a specifiche esigenze formative per rispondere ai bisogni aziendali, rendendo la formazione dinamica, flessibile e modulabile nell’esecuzione in base alle necessità dei destinatari che la possono svolgere in autonomia tramite un visore.
Maurizio Sabattoli di L&P Consulting ha illustrato agli studenti le componenti e le caratteristiche di un'organizzazione, integrando la spiegazione teorica con aspetti concreti ed esempi reali, ricordando che un approccio teorico è utile solo se trova riscontro dal punto di vista pratico, e viceversa. Anche la pratica necessita infatti di riferimenti stabili.
«Un’occasione preziosa, altamente formativa oltre che innovativa, che ci ha permesso di legare la teoria universitaria agli scenari concreti della nostra futura professione e carriera» ha commentato Elisa.
Anche l’ambiente ufficio, curato e accogliente, non è un aspetto da trascurare. «Gli spazi ampi vetrati sull'ambiente circostante ci hanno ricordato che la formazione va fatta cogliendo le sfumature del mondo circostante, a cui la formazione si rivolge» riflette, in conclusione, Elisa.