NEWS | SACRU

Gli atenei cattolici insieme per la tutela della “Casa Comune”

22 dicembre 2020

Gli atenei cattolici insieme per la tutela della “Casa Comune”

Condividi su:

«Insieme si è più forti e si può riuscire a perseguire gli obiettivi prefissati, sia quelli singoli che quelli comuni». È questo spirito di squadra che ha accompagnato la genesi di Sacru, un’alleanza strategica di università cattoliche attive nel settore della ricerca. Sacru infatti sta per Strategic Alliance of Catholic Research Universities e si presenta come una rete internazionale, nata lo scorso luglio, capace di riunire otto atenei, sparsi in tutto il mondo. E l'Università Cattolica c'è. Con lei l’Australian Catholic University (Australia), il Boston College (Usa), la Pontificia Universidad Católica (Cile), la Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro (Brasile), la Sophia University (Giappone), la Universidade Católica Portuguesa (Portogallo) e l’Universitat Ramon Llull (Spagna). Sono rappresentati quasi tutti i continenti del mondo: Europa, Asia, Oceania, Nord e Sud America. All’appello manca solo l’Africa, ma l’intenzione di tutti è quella di colmare rapidamente tale gap.

La struttura dell’organizzazione è piuttosto semplice: l’organo deputato alla supervisione è il Governing Board, composto dai rettori e presidenti degli otto atenei, mentre la “gestione operativa” è demandata all’Executive Committee - i cui posti sono riservati ai vice-rettori o ai delegati alla ricerca e all’internazionalizzazione - e al Segretariato Generale, affidato per il prossimo triennio alla nostra università nella persona di Pier Sandro Cocconcelli, docente di Microbiologia degli Alimenti e Segretario Generale di Sacru.

Per illustrarne le finalità, giovedì 17 dicembre è stato trasmesso in diretta sui canali social della nostra università il webinar Discovering Sacru. Nel corso dell'incontro, moderato dal professor Cocconcelli,i protagonisti della Rete hanno preso a turno la parola per spiegare alla propria community obiettivi, aree d’intervento, valori e principi che indirizzano l’attività del network.

Il primo a prendere la parola è stato il professor Josep Maria Garrell, presidente di Sacru e Rettore della Universitat Ramon Llull, che ha illustrato le ragioni che hanno spinto i vari atenei a coalizzarsi per dare vita a un progetto di questo tipo: «La nostra alleanza si pone l’obiettivo di rafforzare la collaborazione a livello globale tra le università cattoliche, in particolare tra i centri di ricerca, per garantire ai nostri studenti un’educazione universitaria di eccellenza, una formazione integrale e un alto livello di conoscenza del mondo che li circonda. Naturalmente tutte queste competenze devono poi essere messe al servizio del “bene comune”, che è uno dei tanti principi cristiani condivisi dai nostri otto atenei. Noi crediamo che, solo sviluppando una forte alleanza, possiamo pensare di servire al meglio la nostra società e vincere le difficili sfide che essa ci propone quotidianamente. Per raggiungere questa missione adopereremo sia un approccio top-down - a livello istituzionale per facilitare la collaborazione tra le varie università – sia uno bottom-up, ascoltando le diverse comunità di studenti e ricercatori in modo da conciliare gli obiettivi dell’alleanza con quelli dei singoli atenei».

Isabel Capeloa Gil, Rettrice dell’Universidade Catòlica Portuguesa, ha ripercorso le diverse tappe che hanno portato alla nascita di Sacru. «Tutto è cominciato nel 2016 quando con la mia università abbiamo invitato una serie di partner istituzionali, tra cui alcuni degli otto atenei, ad un meeting a Lisbona per discutere circa la possibilità di creare un’alleanza globale di università cattoliche focalizzate sulla ricerca. C’era il desiderio di espandere le nostre connessioni individuali per creare un’agenda unica per la ricerca e procedere di pari passo in questo mondo globalizzato, dove i problemi spesso si rivolvono in maniera collettiva più che autonoma. In quell’occasione si gettarono le basi - ha specificato - ma ci sono voluti quasi quattro anni e un paio di altri meeting per trasformare questa idea in qualcosa di concreto».

Dopo questa parentesi legata ai ricordi, agli eventi che hanno segnato in maniera indelebile il percorso di Sacru, il discorso si è spostato sui valori che hanno ispirato quest’alleanza e che dovranno essere trasmessi a tutti gli studenti che ne faranno parte. A ricordare questi nobili ideali, che da sempre animano le università cattoliche, ci ha pensato il professor Danilo Souza Filho della Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro: «La nostra missione è quella di offrire agli studenti degli otto atenei un’educazione universitaria d’eccellenza, competenze scientifiche, tecnologiche e umane per inserirsi al meglio nel mercato del lavoro e nella vita politica e sociale delle nostre comunità. Ma tutto questo non basta perché, come hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto, ci poniamo anche l’obiettivo di assicurare ai nostri ragazzi una formazione integrale e ciò significa trovare la giusta armonia tra l’insegnamento di conoscenze e la condivisione dei più importanti valori cristiani, come il senso dell’etica, della solidarietà, dell’affidabilità, dell’onestà, della vita spirituale e soprattutto il rispetto per l’ambiente, la nostra “casa comune” (per usare la definizione di Papa Francesco) ». Ecco spiegato il motivo per cui Carlo Gallucci, vice-rettore dell’Universitat Ramon Llull, ha definito quest’alleanza «uno strumento formidabile per migliorare sé stessi, sia in un’ottica scolastica-lavorativa, sia da un punto di vista umano, personale».

L’ultima sezione di questo webinar esplicativo è stata dedicata alle tre aree principali in cui si articola l’attività di ricerca di Sacru si tratta di tre gruppi di lavoro interdisciplinari, ognuno costituito da almeno un paio di membri (ricercatori, docenti o figure istituzionali) per ogni ateneo, che si prefiggono determinati obiettivi da raggiungere attraverso il lavoro di ricerca. A turno i tre responsabili dei gruppi di ricerca hanno presentato le iniziative che stanno portando avanti insieme ai rispettivi team di lavoro. James Keenan, docente del Boston College a capo dell’area Responding through Research and Teaching to a Vulnerable World, dedicata al tema della vulnerabilità e alla risposta delle università al Covid, ha raccontato le strategie implementate dalla sua task force durante l’emergenza sanitaria: «Abbiamo dapprima redatto un documento chiamato Vulnerabilità durante il Covid-19 che analizza l’impatto della recente pandemia in rapporto a tre macrotemi, ovvero sanità, risorse naturali e sistemi sociali ed economici. Il report però non è ancora stato concluso, tuttavia nel frattempo, avendo la necessità di collaborare e comunicare nella maniera più rapida possibile, si è deciso di organizzare il primo evento Sacru, un webinar dedicato ai vaccini anti Covid-19, al quale hanno preso parte più di 200 persone provenienti da tutto il mondo. In primavera verranno organizzati altri quattro webinar, incentrati naturalmente su tematiche attuali e spesso controverse. Questo fa capire quanto concreti e finalizzati al bene comune siano gli studi che vengono condotti da Sacru».

Lilian Ferrer, vice-rettrice per gli affari internazionali alla Pontificia Universidad Católica (Puc) de Chile e coordinatrice della seconda area d’intervento, denominata Catholic Identity and Laudato Si’: the Common Home and Social Justice, ha chiarito che il suo gruppo di lavoro «si occupa del modo in cui università e ricerca integrano i temi dell’enciclica di papa Francesco, promuovendoli anche al di fuori del mondo accademico, al fine di creare una società, un ambiente in cui vivere, la cosiddetta “Common Home” a cui fa riferimento il Pontefice, migliore per tutti».

In chiusura c’è stato spazio anche per il terzo e ultimo gruppo di lavoro, denominato Internationalization and the inter-university digital campus e diretto da Chris Riley, docente all’Australian Catholic University, che ha spiegato le finalità e il modus operandi della sua squadra: «Noi siamo il ramo dell’alleanza che si preoccupa di gestire i processi di internazionalizzazione, promuovendo attività di apprendimento sinergico e globale finalizzate al miglioramento dell’esperienza didattica degli studenti e della cooperazione tra i vari insegnanti dei diversi atenei. Con la mia squadra lavoriamo per accrescere il livello di collaborazione sia tra i ricercatori sia tra gli studenti del nostro network, attraverso tavoli di confronto virtuali in cui si assiste a una condivisione di idee e di metodi di lavoro differenti. A tal proposito nell’aprile 2021 partirà un programma che prevede una serie di webinar in cui gli studenti e i ricercatori di Sacru avranno la possibilità di confrontarsi su determinati argomenti, condividendo con gli altri membri del gruppo le proprie opinioni e le proprie conoscenze».

 

Un articolo di

Giacomo Gitti

Scuola di Giornalismo

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti