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Il Mediatore culturale e sociale una figura-chiave per il futuro

28 giugno 2021

Il Mediatore culturale e sociale una figura-chiave per il futuro

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Premiati nell’Aula Magna della sede di Brescia dell’Ateneo i Mediatori Europei per l’Intercultura che nel 2019 hanno seguito il Corso di perfezionamento diretto dalla prof.ssa Maddalena Colombo, con il supporto dell'Ufficio Formazione Permanente dell'Università Cattolica.

La cerimonia di consegna degli attestati si è svolta sabato 19 giugno. Il Corso di Perfezionamento, rivolto a cittadini extracomunitari, ha goduto dei finanziamenti messi in campo grazie ai fondi FAMI ed è stato promosso dal Ministero dell’Istruzione con l'obiettivo di formare e consolidare la professione di mediatore interculturale europeo.

Quest’ultimo, infatti, costituirà una figura sempre più strategica per la costruzione di esperienze positive di convivenza in contesti multiculturali e per la risoluzione partecipata dei problemi sociali, in collaborazione con istituzioni pubbliche e privati e in un quadro di garanzia dell’importanza imprescindibile dei diritti umani e dei valori democratici. 

«Con l'intensificarsi dei processi migratori, la mediazione è divenuta indispensabile per gli operatori dei servizi pubblici e privati, che si sono trovati ad accogliere cittadini di diversa provenienza e cultura. La mediazione risulta inoltre necessaria per esprimere punti di vista plurali, per dialogare e collaborare nella diversità» precisa la Direttrice Scientifica, Mddalena Colombo.

Ha ricevere il certificato di superamento del corso (pari a 60CFU), una cinquantina di mediatori: un gruppo eterogeneo, socialmente e intellettualmente vivace - molti dei quali già attivi sul territorio bresciano a supporto di scuole, enti e istituzioni - rappresentante di differenti continenti e Stati, portatore di un ampio patrimonio di esperienze biografiche, formative e lavorative e risorse linguistiche, culturali, relazionali.

Alla prima edizione del Corso di Perfezionamento, è seguita una seconda edizione, completamente online e attualmente in corso di svolgimento, diretta da Maddalena Colombo, coordinata da Mariagrazia Santagati e promossa dalla Facoltà di Scienze della Formazione. Vi partecipano 19 cittadini italiani e stranieri, già laureati, dislocati in diverse aree della Lombardia e del territorio italiano (Piemonte, Veneto, Calabria, ecc.).

I corsisti, impegnati negli insegnamenti di Sociologia, Diritto, Lingue, Antropologia e Storia, Psicologia, Pedagogia e nel superamento dei relativi esami, sono coinvolti inoltre in un’esperienza di tirocinio presso Enti ed organizzazioni convenzionate, con un impegno complessivo di 1500 ore annuali.  

Il corso rappresenta un’esperienza unica nell'università italiana, in quanto offre la possibilità di accesso ad una formazione di livello post-lauream ad adulti di varia provenienza, che vogliono interpretare la funzione del mediatore non solo come mero "traduttore" in particolari momenti di emergenza, ma come vero e proprio operatore sociale che affianca le istituzioni pubbliche e gli organismi privati nell'accoglienza delle persone migranti.

Per la natura intrinseca della sua costituzione, il Gruppo rappresenta un laboratorio di scambio interculturale tra cittadini italiani e stranieri, con ricadute significative di “amicizia sociale”.

L'Università Cattolica del Sacro Cuore contribuisce, con questa offerta formativa, a favorire l'inclusione sociale e professionale e a valorizzare al massimo le potenzialità delle persone che vivono esperienze di migrazione, in linea con quanto richiesto dal Manifesto dell'Università Inclusiva (UNHCR 2021).

Un articolo di

Redazione

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