“Un culto carico di bellezza spirituale”: così, nel corso dell’Udienza dello scorso 5 giugno, Papa Francesco definiva il culto del Sacro Cuore di Gesù, annunciando un prossimo documento per “meditare su vari aspetti dell’amore del Signore che possano illuminare il cammino del rinnovamento ecclesiale; ma anche che dicano qualcosa di significativo a un mondo che sembra aver perso il cuore”.
Su questa scia l’Università Cattolica ha celebrato nei giorni scorsi la Solennità del Sacro Cuore, patrono dell’Ateneo, iniziando lo stesso 5 giugno, nell’Aula Magna della Sede di Milano, con una concelebrazione eucaristica, presieduta da S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell'Università Cattolica, che, ricordando l’espressione di Armida Barelli “Sacro Cuore, mi fido di te”, ha sottolineato nell’omelia che «proprio la festa del Sacro Cuore ci aiuta anche a inquadrare nel migliore dei modi quanto stiamo vivendo, consapevoli dalla complessità e della difficoltà dal punto di vista umano, ma anche aperti ad accogliere ciò che la Parola di Dio costituisce».
All’indomani, 6 giugno, nella Sede di Roma dell’Ateneo, una giornata dedicata al Sacro Cuore ricca di momenti significativi: nella Hall del Policlinico Gemelli, in una solenne concelebrazione presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo Emerito e Amministratore Apostolico della Diocesi di Firenze, è avvenuta la dedicazione della nuova Cappella “San Giovanni Paolo II”.
«Sappiamo come il riferimento al Sacro Cuore abbia illuminato e sostenuto il Padre Agostino Gemelli e i suoi collaboratori a dare vita all’Università Cattolica di cui questo Policlinico è parte imprescindibile – ha detto il Cardinale Betori nell’omelia - Il riferimento al Sacro Cuore non va vissuto semplicemente come riconoscimento dei sentimenti con cui Gesù si china verso di noi. Il cuore nel linguaggio delle Scritture è ben più che la sede degli affetti; in esso si concentra la radice dell’identità, la verità della persona e la sorgente delle sue scelte, e quindi, in rapporto a Gesù l’espressione radicale dell’amore di Dio, che nel cuore trafitto del suo Figlio si apre la strada dell’amore verso gli uomini e le donne tutti».
Al termine della celebrazione la consegna, da parte del Prorettore Vicario dell’Università Cattolica Pier Sandro Cocconcelli, di omaggi al Cardinale Giuseppe Betori e alla dottoressa Anna Maria Tarantola, Presidente della Fondazione “Centesimus Annus Pro Pontifice”, per aver testimoniato i valori cui si ispira l’Ateneo.
Prima della Santa Messa Il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca accompagnato dalle autorità istituzionali dell’Università Cattolica, della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ha visitato il Focus Hospital, la nuova struttura dedicata all’Ortopedia e alla Traumatologia, insieme ad Andrea Urbani, Direttore della Direzione Regionale ‘Salute e Integrazione Sociosanitaria’. Ad accoglierlo per l’Ateneo, Pier Sandro Cocconcelli, Prorettore Vicario, Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia, Elena Beccalli, Preside della Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, Antonella Occhino, Preside della Facoltà di Economia, e Paolo Nusiner, Direttore Generale; per la Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, il Presidente Carlo Fratta Pasini, il Direttore Generale Marco Elefanti, il Direttore Scientifico Giovanni Scambia, il Direttore Sanitario Andrea Cambieri, il Direttore del Dipartimento Scienze dell'Invecchiamento, Ortopediche e Reumatologiche Francesco Landi, il Direttore del Dipartimento Scienze dell'emergenza, anestesiologiche e della rianimazione Massimo Antonelli, e il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia Giulio Maccauro. È intervenuto anche il Vicepresidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori Giuseppe Fioroni.
Una settimana, quella dedicata al Sacro Cuore, preziosa e celebrata in tutte le sedi dell’Università Cattolica che dalle parole conclusive dell’omelia del Cardinale Betori possono trarre nuova forza nel cammino comune: «La devozione al Sacro Cuore diventa in tal modo una strada impegnativa per l’umanità: è la strada della riconciliazione nella fraternità, dell’amore nella verità, della pace nella giustizia. Anche questo sguardo sul mondo sia nelle nostre preghiere, oggi e nei giorni a venire».