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L'assegno unico e universale misura di ripartenza per famiglia e società

09 giugno 2021

L'assegno unico e universale misura di ripartenza per famiglia e società

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«La famiglia è il luogo dove per la prima volta l’individuo diventa persona: la riforma del Family Act che abbiamo messo in campo, a partire dalla misura dell’assegno unico e universale, risponde non solo ai bisogni emergenziali della fragilità, ma affronta temi strutturali e complessi, anzitutto il dato della denatalità», è quanto ha dichiarato la Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, ospite il 9 giugno del webinar intitolato “Assegno unico, famiglia e PNRR”, promosso dalla Facoltà di Economia nella Sede di Roma dell’Università Cattolica, sulle misure di sostegno approvate dal Consiglio dei Ministri del 4 giugno e in vigore da oggi.

«Con il PNRR iniziamo un percorso di ricostruzione in un periodo storico in cui le connessioni sociali si sono fortemente indebolite – ha proseguito la Ministra Bonetti -. Gli strumenti del mondo del lavoro sono stati riadattati, ma non hanno favorito l’investimento nelle relazioni e nello sviluppo delle dinamiche familiari e umane. Siamo ultimi in Europa non solo per l’indice di natalità, ma anche per quello del lavoro femminile e dell’educazione, con la povertà minorile ed educativa che aumenta, e per quello del forte ritardo dell’inizio della vita adulta e professionale autonoma per i giovani».

«L’assegno unico e universale è una misura di semplificazione e di sostegno – ha concluso la ministra Bonetti –. È un contributo da parte dello Stato che permetterà a ogni famiglia di programmare la propria crescita e così contribuire a tutta la società: i nuovi nati saranno un valore per tutti. Il Family Act, di cui l’assegno è il primo tassello, sosterrà anche le spese educative, il protagonismo dei giovani, l’incentivo al lavoro femminile e la riforma dei congedi parentali».

«Sono lieto di aprire questo primo appuntamento del ciclo di seminari organizzati dalla nostra Facoltà di Economia nella sua sede romana, in modo propositivo e con lo sguardo rivolto al futuro, e ringrazio molto la Ministra Bonetti per la sua presenza – ha detto il Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli nel suo intervento in apertura dell’incontro –. La politica demografica è un tema decisivo e delicato: implica fare scelte, decidere, indirizzare e governare le generazioni. Purtroppo, negli ultimi decenni sono stati assenti strumenti efficaci e strutturali a sostegno della famiglia e della maternità e non sono stati completati interventi per favorire percorsi di carriera per le donne, né realizzati servizi pubblici che permettano di accedere alla genitorialità. Le risorse oggi disponibili potranno essere impiegate in modo molto efficace in politiche di incentivazione e sostegno della famiglia, dei figli e dei percorsi di carriera delle donne, permettendo loro di coltivare le proprie legittime ambizioni professionali».

 

«Una misura di inclusione, investimento e innovazione: è questo l’assegno unico che si è subito distinto nell’attualità di questi giorni come misura che si colloca in un momento storico decisivo per le politiche dello sviluppo - ha detto la professoressa Antonella Occhino, preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, introducendo il webinar –. La famiglia è cellula di valori e della società, la scienza economica è fondata sui valori, in primis quello della solidarietà. L’impulso redistributivo delle risorse rende certamente giustizia e permette alle persone di crescere e svilupparsi, fin dai primi anni di vita, per inserirsi a pieno titolo nella società civile».

«La pandemia ha avuto un impatto drammatico da un punto di vista sanitario, ma ha anche avuto l’effetto di acuire le diseguaglianze economiche tra gli individui – ha detto il professor Giuseppe Arbia, Ordinario di Statistica economica alla Facoltà di Economia nel campus di Roma -. Questa crescita della diseguaglianza ha riguardato soprattutto le categorie già inizialmente più deboli, in particolare, le famiglie con figli. Le misure redistributive contenute nel PNRR rappresentano un esempio di come estendere le reti di protezione nel nostro sistema di sicurezza sociale. Esse saranno di sicuro beneficio per la crescita economica a patto che vadano a compensare le diseguaglianze sociali acuite dall’emergenza sanitaria degli ultimi anni e a favorire al contempo il merito».

«L’assegno temporaneo per i figli è una misura che ha molti pregi: rilancia l’attenzione del Paese sulle famiglie con figli e sul loro ruolo chiave nella società, migliora l’impatto redistributivo delle misure esistenti, razionalizza e semplifica le misure oggi previste per i figli a carico - ha detto il professor Gilberto Turati, Ordinario di Scienza delle finanze alla Facoltà di Economia nel campus di Roma -. Fra i possibili problemi il fatto che il finanziamento dell’Assegno Unico arriva in larga parte dalla sostituzione di istituti vigenti che vengono riordinati e che non sono chiari gli effetti in tema di partecipazione al mercato del lavoro né in tema di natalità, almeno finché l’Assegno non verrà accompagnato da altre misure, come l’estensione dei posti negli asili nido o del tempo pieno nella scuola primaria».

«Accolgo con interesse i temi proposti in questo dialogo, in particolare la  diseguaglianza anche come tema di sviluppo e innovazione e incentivo al futuro. L’approccio che è stato proposto può favorire un approccio di una scelta genitoriale innovativa dal punto di vista sociale – ha concluso la Ministra Bonetti –. L’assegno unico è un elemento di propulsione e di ripartenza, non avendo solo un’incidenza di carattere economico, ma essendo una leva democratica di speranza, vita e futuro».

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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