I beni legati al settore del lusso, tradizionalmente individuati con le 4F di Fashion, Ferrari, Food e Furniture, sono oggetto degli studi di ICRIM - Centro di Ricerca in International Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, relativi a artigianalità, innovazione e servizi esclusivi per le richieste dei consumatori più esigenti a livello internazionale.
Su tendenze, innovazioni, opportunità e pratiche di questo settore il 22 aprile si è svolto in Aula Magna un workshop che ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni e delle imprese al fine di offrire una visione approfondita e informata circa le molteplici dimensioni del mondo del lusso nell’ottica di una contaminazione di novità che intersecano il mondo reale avvalendosi delle competenze ed esperienze di chi realizza e vive la Terza Missione dell’Università.
Si tratta di un settore particolare che tocca l’economia nazionale ed estera, pertanto meritevole di attenzione accademica. Lo ha precisato, nel suo saluto, la preside della Facoltà di Economia, Antonella Occhino: «Il lusso intercetta mode e gusti, e tratta un aspetto economico in senso ampio. È vero che l’economia si occupa di beni e finanza ma anche di bellezza, e su quest’ultimo aspetto l’Università Cattolica desidera dare un maggior contributo: il lusso non è solo questione di business ma di significati e di valori. L’analisi di beni e servizi legati al lusso ci consente di capire come cambia la società, come cambiano i gusti delle persone, quali innovazioni sono prodotte, come si evolve la dimensione artistica del nostro modo di essere».
Il lusso insomma è legato alla cultura, in quanto immagini, colori e simboli del lusso sono questione culturale ed esperienziale, in relazione anche al modo di considerare beni, oggetti e servizi. Ne hanno dato conferma le parole espresse da Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro del Comune di Milano, reduce dal Salone del Mobile svoltosi a Milano che ha costituito una grande opportunità per il lusso e per il Made in Italy, con un’edizione senza precedenti: 360mila visitatori al Salone del Mobile e 1125 eventi al Fuorisalone, che hanno generato un indotto per la città di più di 260 milioni di euro. «E’ una occasione privilegiata per rafforzare il Made in Italy, settimo brand più importante al mondo, che offre forza di ricambio generazionale, opportunità di lavoro e crea nell’area metropolitana un volano di crescita con i 18mila pubblici esercizi presenti, dei quali più di 15mila hanno sede a Milano. Consideriamo anche che il 20% delle start up nascono a Milano provocando uno sviluppo positivo che incrocia cultura e socialità».
Entrando nel vivo del workshop, la moderatrice Tonia Cartolano, giornalista Sky TG24, che ha sottolineato la presenza di tanti giovani, prima di dare la parola e presentare i relatori ha fatto notare come il termine latino “luxus” indica la devianza (causa di incidente) ma anche sovrabbondanza, eccesso.