Sabato 5 febbraio torna la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare che quest’anno ha per tema "One health, one earth. Stop food waste". Un tema molto presente nelle attività formative dell'Alta Scuola per l'ambiente (ASA).
Queste tematiche sono da molti anni al centro delle ricerche dell’Asa. Oltre alla ricerca condotta qualche anno fa “Think, Eat Don’t Waste. Previeni lo spreco alimentare, educa", negli ultimi anni ha alimentato il tema grazie alle proposte formative di master dedicando anche parti di un modulo del master in Gestione e comunicazione della sostenibilità, giunto alla sesta edizione e che ripartirà nel mese di marzo. In questi anni Asa ha formato studenti e studentesse sui temi del Food safety, qualità e sicurezza degli alimenti, Food security, sprechi alimentari, consumi sostenibili, Agribusiness e sostenibilità delle filiere e Food education. Tematiche che sono state al centro anche di diverse tesi di master. Come ha fatto Arianna Paravolo per il lavoro conclusivo del master in Gestione e Comunicazione della sostenibilità. Il fenomeno dello spreco alimentare ha assunto proporzioni così ampie da essere considerato una priorità a livello mondiale che necessita di una soluzione. Da qui è nato Il progetto Care: collect analyze rieducate. Mense aziendali contro lo spreco alimentare". Si tratta di proporre una metodologia di analisi replicabile per la quantificazione dello spreco alimentare, in particolare nelle mense aziendali. Raccogliere e fornire dati attendibili e facilmente confrontabili a livello internazionale permetterà di proporre raccomandazioni utili a mettere in atto strategie efficaci per prevenire e ridurre gli sprechi alimentari.
Per raggiungere l’obiettivo è stata effettuata un’approfondita revisione della letteratura esistente (articoli scientifici e report di enti pubblici e privati, nazionali e internazionali) sugli sprechi alimentari nel settore della ristorazione organizzata e in particolare in quella scolastica.
Intorno al tema dell’educazione la ricercatrice di Asa Sara Bornatici continua la ricerca intorno al tema educazione al cibo e propone formazione di percorsi contro lo spreco alimentare, in particolare, attivando la partecipazione di studenti anche in contesti non formali attraverso la teoria del service Learning per la costruzione di una cittadinanza equa e sostenibile.
Anche Antonio Molinari, nella sua tesi dottorato propone un approfondimento del tema consumo e sprechi indagando le conseguenze nelle relazioni sociali e il crescere delle diverse povertà in correlazione alla formazione delle risorse umane e i green jobs.
Ormai il fenomeno dello spreco alimentare ha assunto proporzioni così ampie da essere considerato una priorità a livello mondiale che necessita di una soluzione.
Dal 2018 l’Università Cattolica del Sacro Cuore partecipa al Villaggio per la Terra, manifestazione annuale dedicata alla tutela del Pianeta, format, ideato da Earth Day Italia con il Movimento dei Focolari di Roma, il Ministero dell'Università e della Ricerca e il Ministero dell'Ambiente. Il progetto, coordinato dall’Alta Scuola per l’Ambiente, propone un’esperienza di ricerca approfondendo i 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, di formazione per l’educazione integrale dei giovani e di terza missione in dialogo con la società civile.
La lotta contro lo spreco alimentare chiede un'assunzione di responsabilità e l’edificazione di una comunità educante che cammina fianco a fianco di studenti e istituzioni.