L’Italia è e rimane in cima alla lista delle preferenze delle destinazioni turistiche da visitare per il 70% degli europei. Eppure il turismo, strategico per il rilancio economico del Paese visto che vale il 13% del Pil, presenta un enorme potenziale di sviluppo finora ancora troppo poco valorizzato. Una leva strategica per generare notorietà e attrattività potrebbe essere rappresentata da media e contenuti audiovideo. Come spiega la ricerca “Comunicazione, media e turismo” condotta dal Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (Certa) dell’Università Cattolica insieme a Publitalia ’80 - Gruppo Mediaset, tra le più importanti media company europee. Uno studio che indica opportunità e soluzioni legate ai contenuti e ai canali della comunicazione per rigenerare i flussi di presenze sia dall’Italia che soprattutto dall’estero, in primis l’Europa.
Mercoledì 5 maggio, alle ore 11.00, i risultati completi dello studio saranno presentati nell’ambito dell’incontro “Comunicare il turismo per la ripresa in Italia e in Europa. La notorietà e l’attrattività delle destinazioni italiane e il ruolo dei media”, trasmesso on line sui canali social @Unicatt.
Dopo i saluti di Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica, interverrà Massimo Garavaglia, ministro del Turismo.
I risultati della ricerca saranno presentati da Massimo Scaglioni, direttore Certa e responsabile scientifico della ricerca, Vincenzo Zulli, coordinatore Business, Development Cattolicaper il Turismo, Matteo Cardani, direttore Generale Marketing Publitalia ’80.
I contenuti dello studio del Certa e le prospettive di rilancio del turismo in Italia saranno approfonditi in una tavola rotonda con i principali operatori istituzionali del settore: Giorgio Palmucci, presidente Enit, e Alessandra Priante, direttore Europa UNWTO (United Nations World Tourism Organization).
L’evento, organizzato in collaborazione con Publitalia ’80 - Gruppo Mediaset, in qualità di Media Partner, si terrà in modalità ibrida (digi-live) dall’Aula Magna e sarà trasmesso in streaming attraverso i canali social dell’Università Cattolica.