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La comunicazione della salute, una sfida nella pandemia

26 gennaio 2021

La comunicazione della salute, una sfida nella pandemia

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Una buona comunicazione per una buona gestione dell’emergenza sanitaria: è ciò che continua a evidenziare il tempo di pandemia che stiamo ancora vivendo e l’esigenza alla quale risponderà il Master in Comunicazione Sanitaria, promosso per iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) in collaborazione con l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (ALMED), e delle Facoltà di Economia, di Lettere e Filosofia e di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.

Le lezioni del master, interamente on line, inizieranno nel prossimo mese di marzo con una formula in streaming nei weekend e con videolezioni nel corso delle settimane. Sarà possibile iscriversi entro lunedì 1° febbraio accedendo a questo link.

Quest’anno la sfida di una corretta informazione, scientificamente ed eticamente fondata, è stata accolta da un nutrito e prestigioso Comitato tecnico-scientifico, composto da direttori di testate e giornalisti specializzati nei temi della salute e dell’healthcare, che offriranno agli iscritti le proprie testimonianze davvero “sul campo”.

Il Comitato riunisce prestigiose firme del giornalismo italiano, dalla carta stampata alla televisione: Marzio Bartoloni, Laura Berti, Chiara Bidoli, Maria Emilia Bonaccorso, Don Simone Bruno, Gerardo D’Amico, Cesare Fassari, Sandro Franco, Riccardo Iacona, Roberto Iadicicco, Giancarlo Loquenzi, Adelisa Maio, Carla Massi, Vincenzo Morgante, Elvira Naselli, Andrea Pancani, Luciano Onder, Luigi Ripamonti, Marco Tarquinio.

“Le strutture pubbliche e private del settore sanitario hanno bisogno di persone che si possano confrontare con i giornalisti, ma anche con i cittadini, ad esempio sui social media, e con il personale interno alle strutture stesse – spiega il professor Americo Cicchetti, direttore dell’ALTEMS –. Indispensabile inoltre è conoscere le logiche organizzative ed economiche del sistema sanitario che incidono in modo molto importante anche sulla comunicazione, ad esempio la struttura del Sistema Sanitario Nazionale, le dinamiche di spesa farmaceutica, le dinamiche demografiche”.

“La pandemia da Sars-CoV-2 è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità anche un’infodemia: una mole soverchiante di informazioni, spesso contraddittorie, diffuse in modo rapido e senza controllo – afferma la professoressa Mariagrazia Fanchi, direttrice dell’ALMED - Con questo panorama si devono misurare giornalisti e comunicatori che si occupano di salute. Diversi sono i saperi che occorre costruire: la conoscenza dei meccanismi dell’informazione, il valore delle fonti, le tecniche di scrittura per i diversi media, le strategie di gestione dei flussi informativi, ma anche l’etica e la deontologia della comunicazione”.

La sfida di comunicare bene la salute era già viva e andrà ben oltre la pandemia. L’esigenza di avere buoni comunicatori che conoscano le dinamiche della comunicazione e dell’informazione e dialoghino con i diversi stakeholder, fra cui i giornalisti, continuerà sicuramente anche nei prossimi anni.

 

 

 

 

 

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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