«Da tre anni sono entrate prepotentemente nella mia vita».
Loredano, detenuto che ha aderito al progetto di Teatro sociale e di comunità “Fragili legami”, promosso dall’Università Cattolica, dalla direzione delle carceri di Verziano e Nerio Fischione di Brescia e da alcune cooperative, parla così di Carla Coletti e Barbara Pizzetti, le animatrici che collaborano con l’Ateneo e sono l’anima di questo percorso.
«Ogni volta che finisce il laboratorio siamo rammaricati e non vediamo l’ora che arrivi il martedì successivo, perché per noi è una fonte di stabilità» aggiunge Loredano. «In quelle due ore non ci sentiamo detenuti ma ci ritagliamo uno spazio in cui siamo noi stessi, dove possiamo dimostrare che, se ci viene data l’opportunità, possiamo dare qualcosa anche noi».
Loredano è uno dei circa quindici detenuti che, insieme ai loro familiari, molti dei quali bambini piccoli, ha partecipato alla festa conclusiva del progetto che ha coinvolto, da marzo a giugno, anche un gruppo di studenti del Dams grazie al coordinamento della professoressa Carla Bino e al finanziamento dei fondi del 5xmille erogati all’Università.
Il pomeriggio di chiusura è una vera e propria festa, con giochi, animazioni, musiche, improvvisazioni nel chiostro del Museo diocesano, che ha ospitato l’iniziativa lo scorso 18 giugno. Sullo sfondo, gli agenti penitenziari in abiti civili osservano discreti e rilassati. Al centro detenuti e detenute, con i loro congiunti, si mescolano in un clima di estrema familiarità con operatori e studenti del Dams.