Foto | Nulla Dies Sine Linea
A Brescia i volti di 18 maestri
Cancellazione e recupero sono le due fasi presenti nell’opera “Vive” dell’artista William Xerra, inaugurata mercoledì 10 novembre nell’ambito di “Nulla Dies Sine Linea”, l’esposizione che, all’interno del tradizionale progetto Itinerario di Arte e Spiritualità, si è allargato, nell’anno del centenario dell’Ateneo, a tutte le sue le sedi.
Nella piazzetta di Economia del campus di Piacenza è stata dunque esposta “Vive”, una stampa su carta e intervento di collage che William Xerra illustra così ai presenti: «Due ovali che non vengono per caso. Guardando le immagini delle case dei nonni le ritroviamo con ritratte le immagini dei nostri cari. Uno di questi è uno specchio in cui possiamo rifletterci»; nell’altro ovale campeggia la scritta VIVE: ma quale sarà l’immagine che emergerà da quel vive? «Non lo so, è la memoria, ma anche un mistero, come l’infinito, l’infinito che risiede in ciascuno di noi».
L’atto artistico di Xerra consiste in sostanza nel cancellare porzioni di realtà e nel mettere in risalto figure secondarie, così da recuperare ciò che altrimenti sarebbe rimasto escluso. Egli trasferisce questo contenuto all’interno dei suoi dipinti e della sua poetica: «Se io pongo sulla fotografia di una persona la parola Vive è come se riabilitassi la persona che non c’è più perché così facendo mi torna in mente l’immagine o il pensiero di come era quella persona prima, ad esempio di come era dieci anni fa».
«Gestire il rapporto con l’artista è stata un’occasione di crescita personale e professionale unica. Mi sono messa alla prova, e ho avuto l’occasione per arricchirmi nel rapporto con William Xerra», dice la studentessa Maria Rita Dedè, del gruppo di giovani curatori della mostra d’arte contemporanea realizzata grazie alla sinergia tra il Centro Pastorale coordinato da padre Enzo Viscardi, con il Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte. (testo di Sabrina Cliti, foto di Nicholas Berardo)
11 novembre 2021