Foto | Nulla Dies Sine Linea
A Brescia i volti di 18 maestri
Nell'ambito della rassegna artistica Nulla Dies Sine Linea, promossa dal Centro Pastorale di Ateneo, venerdì 29 ottobre a Roma è stata inaugurata l’opera dell'artista Bruna Esposito "Neburose. Giuramento di Ippocrate".
Neburose, già esistita nel 2006, nell’Ospedale Civico di Carrara, torna dopo 15 anni densi di eventi per l'artista e per il mondo: «Vorrei dedicare - ha spiegato Bruna Esposito - dopo 15 anni, questa opera al caro amico e artista Claudio Carli, recentemente spirato. Fui invitata da Claudio nel 2006 al progetto promosso dal medico Maurizio Cantore, primario del reparto di oncologia: opere visive negli ambienti, eventi di musica e canto, attività culinarie, cura di piante e alberelli sui balconi… nel suo reparto la cura del paziente non è intesa solo in senso di efficienza farmacologica, bensì anche come accoglienza in ambienti e tra attività le più naturali, domestiche e primarie volte al benessere. Al reparto di oncologia, allora usai per la prima volta i camici dei medici e sopra trascrissi passi ripresi dalle dediche che i pazienti avevano scritto su una grande agenda, frasi colme di affetto, di riconoscenza, di gratitudine così accorate che fu commovente leggerle e trascriverle. Sentii che il bene era reciproco, tra medici e pazienti, bene a tutto tondo. Nella attuale occasione, presso l’Università Cattolica, ho pensato di riproporvi anche questa opera e sono felice l’abbiate prescelta. Mi auspico i camici dei medici siano ravvisati ancora oggi come emblema di tutto ciò che è giusto e buono: prodigarsi verso gli altri, comprendere i malesseri e prendersene cura, fare di tutto per guarire, consapevoli dei propri limiti. Alleviare comunque la sofferenza».
«Ho voluto intitolare Neburose - Il giuramento di Ippocrate - ha aggiunto l'artista - perché ho pensato di trascrivere sui camici dei medici, ancora a penna biro a mano, il testo del giuramento. Per me è commovente leggere il giuramento. Sinceramente spero sia per tutti i neo laureati in medicina fare obbligatoriamente il Giuramento di Ippocrate, come un rito di iniziazione. È un votarsi al bene. Mi rendo conto che potrei essere fraintesa dicendo che c’è molto in comune, nella quintessenza, tra le arti e l’arte medica. Un istinto umano primario, insito nelle leggi della natura, adoperarci per portare per quanto possibile sollievo dalla sofferenza. Il Giuramento di Ippocrate per me è un inno magnifico al bene. Vorrei essere un promotore musicale, indirei un bando, premiando e producendo un’opera musicale sul testo del Giuramento di Ippocrate… un’opera sinfonica o meglio ancora sarebbe una opera per voci soprano e basso sole e due cori…».
All'inaugurazione dell'opera, esposta presso il Polo Universitario Giovanni XXIII in Largo Francesco Vito, 1 da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19 e al sabato dalle 9 alle 13 fino al 27 novembre, ha partecipato l'Assistente Ecclesiastico Generale di Ateneo Mons. Claudio Giuliodori. (foto di Nicholas Berardo)
30 ottobre 2021