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Meknes, la gioia dell'incontro

14 dicembre 2022

Meknes, la gioia dell'incontro

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«In Marocco ho sentito le urla di gioia più vere e sincere mai udite nella mia vita». Siamo a Meknes dentro l’orfanotrofio "Le Nid" e quel grido di felicità è per l’arrivo di un gruppo di frati francescani e di alcuni giovani volontari. Tra questi c’è Alice Fumagalli, studentessa della magistrale in Consulenza pedagogica per la disabilità e la marginalità in Cattolica.

Da anni il suo sogno era di fare un’esperienza di volontariato in Africa e la scorsa estate è riuscita a realizzarlo grazie a Mission Exposure (le iscrizioni al bando 2023 terminano il 18 dicembre 2022), una delle opportunità offerte agli studenti dell’Ateneo dal Centro Pastorale, CeSi e Pime, per vivere un’esperienza concreta di missione.

Insieme ad altri nove volontari, di cui quattro studenti dell’Ateneo, accompagnati e ospitati da alcuni frati francescani che in Marocco operano da anni, Alice ha prestato servizio presso un orfanotrofio gestito dalla Fondazione Rita Zniber, prendendosi cura di molti bambini abbandonati, alcuni con disabilità motorie e psichiche gravi.

«La mattina presto ci occupavamo dei più piccoli – racconta Alice – hanno bisogno di sentire il calore umano perché le “nurse”, che in orfanotrofio tutti chiamano mamme, sono poche e non sempre possono tenerli in braccio».

Il resto della giornata era dedicato alle attività ludico ricreative con i ragazzi più grandi, di cui molti disabili, all’interno della struttura. «Ci siamo inventati tanti giochi – prosegue – il bowling con i bottiglioni di acqua e le palline e dipinto con le tempere, ma i momenti più belli erano quelli in cui ascoltavamo la musica e ballavamo insieme, oppure quando ci abbracciavamo in silenzio. Più delle attività, contava che noi fossimo lì per loro».

Un articolo di

Valentina Stefani

Valentina Stefani

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«Il reparto che ospita i bambini disabili è il più grande – aggiunge Alice – una quarantina circa, molti di loro sono stati trovati in mezzo alla strada e non c’è possibilità di affido. Ma può accadere che anche i bambini normodotati, che invece hanno questa possibilità, siano “adottati” da famiglie che poi li riconsegnano».

«Perché sono qua?» è una domanda che Alice si è posta più volte durante la sua permanenza a Meknes. Fa parte del gioco. Mission Exposure, infatti, è una vera e propria esperienza in “terra di missione”: tiene insieme la crescita umana (e cristiana) e l’oggetto degli studi accademici. Invita a “esporsi”, a farsi delle domande, anche scomode, se necessario.

«Perché proprio io? perché adesso?», anche queste domande Alice se le è poste più di una volta, soprattutto prima della partenza, durante gli incontri di preparazione alla missione: «servono ad aprirti gli occhi, ad avere una visione diversa e a immaginarti chi incontrerai, ma anche a riflettere sulla relazione con la propria spiritualità. Ti spronano a guardarti dentro».

«Sono partita con l’idea di andare là e cambiare tutto – continua – poi quando sono arrivata in Marocco mi sono resa conto che non avrei cambiato niente della situazione in cui vivono quei bambini. Allora, mi sono sentita quasi in colpa».

Tutti gli ospiti di "Le Nid" meriterebbero una vita diversa fuori dalle quattro mura in cui trascorrono la maggior parte del loro tempo. «Ma è già una fortuna essere accolti nell’orfanotrofio – dice Alice –  è un luogo protetto, dove tutti si sentono fratelli, possono mangiare, fare la doccia e vivere in modo dignitoso».

Per alcuni di loro la difficoltà principale è esprimersi: «Bisognerebbe sviluppare un progetto di comunicazione aumentativa alternativa, perché oggi ci sono varie possibilità di interagire e di comunicare anche per chi ha delle disabilità gravi».

Cura e semplicità sono due parole che restituiscono bene il portato dell’esperienza vissuta: «ho imparato a stare di più nelle piccole cose – conclude – a riconoscere la fortuna di avere una famiglia tutta mia e ad apprezzare tutti quei beni non materiali per cui vale la pena vivere».


Mission Exposure 2023

Per candidarsi a Mission Exposure 2023 è necessario compilare la lettera di motivazione e inviarla all'indirizzo mex.missionexposure@gmail.com. Iscrizioni entro il 18 dicembre 2022.

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