«Il più grande sviluppo del melodramma è nel Seicento e nel Settecento quando l’italiano riesce a mantenere un ruolo di prestigio in Europa – ha dichiarato D’Achille. Oggi c’è un nuovo rilancio con la prassi di adoperare i libretti in lingua originaria perché mentre prima c’erano versioni locali e le opere tedesche si traducevano in italiano e le opere italiane si traducevano in francese, ora si svolgono in lingua originale – ha continuato il professore –. L’italiano ha dato libretti a molte opere di Händel, a tre capolavori di Mozart e poi a tutto il patrimonio italiano, da Rossini a Bellini, a Donizzetti a Verdi, a Puccini».
Oggi nei conservatori l’italiano è una lingua obbligatoria e ce ne accorgiamo perché oggi sulle scene cantano in italiano molti cantanti internazionali. Il problema è che la lingua del melodramma è diversa dall’italiano contemporaneo. «Noi trascuriamo la lingua italiana del melodramma che conta tante parole (come desio, avello per indicare la tomba ma anche in generale la morte, i vanni, le ali degli angeli che da Dante passano all’Aida».
Avere docenti preparati che conoscano l’italiano del melodramma è fondamentale e per questo il presidente della Crusca è lieto di aver avviato una collaborazione con l’Università Cattolica con cui, tra l’altro è già stato condiviso un progetto nazionale dedicato alla lingua della moda in italiano e in francese, con testi che servono a costituire un glossario della moda all’opera che sarà collocato sul sito dell’Accademia della Crusca.
In generale «la lingua italiana acquisisce sempre più spazio a livello internazionale, è la lingua scelta da papa Francesco per le comunicazioni istituzionali, tranne che nei Paesi ispanici – ha detto Zanola in apertura del convegno –. Questa forza dell’italiano deve essere sempre più consapevolmente usata perché gradita». Per questo il Master in Didattica dell’italiano L2 è importante: approfondisce l’italiano nella sua funzione sociale con interventi di inclusione, esprime un enorme patrimonio artistico, e ha un grande impatto professionale.
La giornata si è conclusa con la cerimonia di proclamazione della XIX edizione del Master e della VI edizione dello stesso Master a distanza, e con un concerto, presentato da Diego Fiorini, presidente Teatro Verdi di Pisa, sul tema “Voi che sapete… Viaggio musicale fra le melodie antiche e le arie d’opera italiane” con il soprano Francesca Mercuriali e il pianista Gianluca Cremona.