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Peses a Roma nel segno del Diritto e della Democrazia

12 aprile 2024

Peses a Roma nel segno del Diritto e della Democrazia

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È stato un viaggio con tappe molto significative nella storia politica, istituzionale e sociale dell’Italia quello che hanno vissuto, il 9 e il 10 aprile a Roma, centinaia di studentesse e studenti degli Istituti scolastici “Galileo Galilei”, “Pio IX”, “Pilo Albertelli”, “Isacco Newton” e “Giorgio Ambrosoli”, grazie al Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali (Peses), promosso dall'Università Cattolica e diretto dal Prof. Carlo Cottarelli.

Il 9 aprile, ospitati nell’aula magna dell’Istituto Galilei, gli studenti hanno ascoltato la lezione del Prof. Giuliano Amato che, presentando il libro scritto con Donatella Stasio, “Storie di diritti e di democrazia. La Corte Costituzionale nella società”, ha ripercorso i giorni e gli anni della nascita della Corte Costituzionale in Italia e della sua attività e i principali cardini del Diritto costituzionale: l’analisi dei poteri e dei loro limiti, i diritti inalienabili, le forme di governo, il potere legislativo, il rapporto tra il Parlamento e il lavoro della Corte.

«La Corte Costituzionale – ha esordito la Dott.ssa Stasio, giornalista e già responsabile della Comunicazione della Corte, introducendo l’incontro – è la più alta istituzione di garanzia della nostra Repubblica, in Italia non ancora molto conosciuta, a differenza di altri Paesi dove è percepita davvero come ‘coscienza del popolo’. È per questo che riteniamo fondamentale per tutti conoscere la cosiddetta “Corte vivente”, quella che opera nella società e costituisce un argine al fenomeno delle regressioni democratiche che colpiscono in primis le Istituzioni garanti dei diritti».

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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«La Costituzione è una legge – ha spiegato il Prof. Amato –, superiore a tutte le altre leggi, anche se nei nostri Paesi vive spesso l’idea che la volontà della maggioranza sia un’entità ancora superiore ad essa. È per questo che la Corte Costituzionale è un organo speciale: questa idea si è fatta strada pian piano nella storia della nostra cultura nazionale, dalle prime sentenze storiche della Corte che stabilirono i principi di eguaglianza e l’inizio della parità tra uomo e donna in Italia, fino alle recenti questioni bioetiche attorno alle quali ci si chiede che cosa esattamente chiede la Costituzione, se essa “invada” il campo parlamentare e se debba essere la scelta parlamentare a prevalere».

«È importante conoscere la Corte ed è importante che la Corte faccia conoscere se stessa – ha continuato Amato rivolgendosi ai ragazzi – e lo è altrettanto conoscere la realtà per poter decidere su di essa, per rispondere alle domande di senso che prima o voi vi porrete, affinché possediate delle controforze adeguate rispetto a modelli non sempre positivi che in futuro potrebbero esercitare un’influenza sulle vostre scelte».

Sulla natura, i limiti e le possibilità della Democrazia si è centrata la lezione del Prof. Sabino Cassese, il 10 aprile nell’aula magna dell’Istituto Ambrosoli: «Le elezioni non bastano per definire un sistema democratico: esse devono essere libere, ripetute, molteplici. E certamente non può esistere democrazia senza libertà: di espressione, di manifestazione del pensiero, di associazione. La libertà è come il primo piano di un edificio, del quale la democrazia è il secondo: per questo nella storia prima nascono le libertà, poi la democrazia».


«Esiste, però, un problema nei sistemi democratici – ha proseguito Cassese -, ed è da esso che nasce la loro terza caratteristica, dopo il suffragio elettorale e l’esercizio delle libertà: il rischio che la maggioranza sia oppressiva della minoranza. È a causa di questo rischio che sono necessari limiti al potere della maggioranza affinché non si verifichi che essa abbia voce e che la minoranza non possa esercitarla. La Democrazia – ecco la terza qualità del sistema -  ha in sé la capacità di creare “anticorpi” di protezione. I sistemi democratici sono organismi e proprio come l’organismo umano contengono anche il potere di proteggere se stessi: per questo è nata la Corte Costituzionale, organismo superiore anche alle leggi, per questo riconosciamo la forza della Democrazia nel correggere i propri errori».

«L’essenza della Democrazia – ha concluso parlando agli studenti e al loro futuro – è la partecipazione e la partecipazione richiede conoscenza: per valutare, per concorrere alla formazione delle politiche, per mediare e raggiungere accordi anche con persone che la pensano diversamente da noi dobbiamo sapere».

Tanti gli spunti, le curiosità e le domande delle ragazze e dei ragazzi nei vivaci question time che hanno concluso gli incontri: dai consigli per i giovani che vogliano “entrare in politica” ai temi della legislazione in materia giudiziaria, all’equilibrio tra riforme parlamentari e poteri della Corte Costituzionale, passando per il fenomeno dell’astensionismo elettorale e la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche, fino ai temi del “fine vita”, dell’ascolto e del dialogo con le persone, particolarmente giovani, nelle carceri.

Temi che gli studenti delle scuole superiori, molti dei quali in procinto di sostenere l’esame di maturità, porteranno con sé non solo come bagaglio di informazioni, ma come ricordo vivo di due giornate importanti, quelle che contribuiscono a creare i nuovi cittadini del Paese.

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