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Premio Sergio Veneziani, premiata Alice Leonardi

04 ottobre 2021

Premio Sergio Veneziani, premiata Alice Leonardi

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Ha un solo cruccio, di non essersi potuta laureare in presenza a maggio 2020 in quello che definisce “lo splendido scenario dell’Università Cattolica”. Ma una prima soddisfazione l’ha subito avuta quando le è stato conferito il Premio di Laurea istituito a partire dal 2019 in memoria di Sergio Veneziani, ex Presidente di Auser Lombardia rivolto ai neolaureati delle università lombarde che abbiano presentato la propria tesi su argomenti inerenti al Terzo Settore.

Alice Leonardi, originaria di Catania, laureata in Politiche per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la tesi dal titolo “Responsabilità sociale di comunità: il caso Fondazione di Messina e il Fondo Microcredito Siciliano” svolta sotto la guida professor Marco Caselli, docente di Metodi per la ricerca sociale, con l’ausilio del professor Michele Marzulli, docente di Sociologia e ricercatore della rete interuniversitaria Welfare responsabile, è stata molto contenta per questo riconoscimento che premia le sue fatiche. La Commissione di valutazione, che ha esaminato le numerose tesi pervenute, ha espresso un lusinghiero giudizio sui contenuti del lavoro di Alice: «La tesi contiene una parte generale molto articolata e approfondita sull’evoluzione delle Fondazioni di Comunità e del ruolo positivo e innovativo che tali istituzioni possono assumere per lo sviluppo equilibrato del territorio e dei diritti delle persone. La tesi offre utili spunti per comprendere le possibili trasformazioni dei contesti sociali con un’attenzione al ruolo che possono assumere enti filantropici in termini di responsabilità sociale di comunità».

Abbiamo voluto saperne di più dialogando direttamente con Alice.

Cosa è il Premio Veneziani e quando ci sarà la premiazione?

Il premio di laurea Sergio Veneziani, già presidente dell’organizzazione scomparso prematuramente, è stato istituito da Auser Lombardia per tesi di laurea che si siano occupate del Terzo Settore nell’economia italiana, dall’impatto economico (generazione di occupazione, fornitura di servizi, qualità del welfare) alle ricadute sociali (coesione sociale, associazionismo e volontariato). La premiazione avverrà contestualmente al X Congresso nazionale Auser che si terrà a Roma nel mese di novembre 2021.

Perché per la tesi ha scelto un argomento sul Terzo Settore?

Durante il corso magistrale mi sono appassionata molto al ruolo del Terzo Settore non solo nella cooperazione internazionale, ma anche nella ridefinizione di forme di welfare innovative nel contesto nazionale. A Milano, durante un’esperienza di stage in consulenza al Terzo Settore, ho potuto conoscere direttamente la realtà di Fondazione con il Sud e le diverse fondazioni di comunità da essa finanziate.

Qual è il concetto chiave del suo elaborato?

Il mio obiettivo nella tesi di laurea è stato quello di analizzare sistematicamente le fondazioni di comunità sotto diversi aspetti (sociologici e giuridico-economici) e in special modo il loro ruolo nell’ambito della cosiddetta responsabilità sociale di comunità. Il case study scelto è stato il modello di policy della Fondazione di Comunità di Messina e l’impatto socioeconomico del suo strumento di microcredito rivolto alle imprese e ai privati del Distretto sociale evoluto di Messina. Questo approfondimento è stato reso possibile grazie al ciclo di interviste che ho condotto con il presidente della Fondazione, Gaetano Giunta.

L’argomento trattato ha attinenze pratiche con il nostro vissuto sociale ed economico, soprattutto in epoca pandemica?

Sì, le fondazioni di comunità hanno giocato un ruolo fondamentale, spesso decisivo, durante diversi periodi di crisi, come quello attuale. Per esempio, le fondazioni bancarie di tutta Italia riunite nell’Acri hanno dato vita subito dopo lo scoppio della pandemia a un fondo rotativo a sostegno delle organizzazioni di Terzo Settore impegnate in prima linea nell’emergenza sanitaria e socioeconomica. La Fondazione di comunità di Messina non è stata da meno: essa ha subito erogato sul fronte del microcredito i cosiddetti “capitali personali di capacitazione”, che sono dei budget di resilienza a fondo perduto con cui sia imprese che singoli cittadini hanno potuto ricostruire in modo partecipato una sorta di ripartenza immediata. Inoltre, la Fondazione ha partecipato a una campagna di raccolta fondi con altre grandi fondazioni italiane ed europee per ampliare questo budget di emergenza e renderlo strutturato e permanente.

Dopo questa esperienza di studio … cosa farà "da grande"?

Dopo il termine degli studi ho frequentato un corso di specializzazione post-laurea in Gestione dei fondi europei e attualmente lavoro come Junior Project manager nell’area ricerca applicata della Luiss Business School di Roma. Da “grande” vorrei applicare la mia professionalità di europrogettista all’attuazione di progetti nel campo dell’innovazione sociale, magari nell’ambito del Terzo Settore, e specializzarmi anche nella valutazione di impatto sociale.

Confidiamo che il premio ricevuto possa essere per Alice uno stimolo e un incoraggiamento a far valere i propri talenti in una società che – come ha insegnato la pandemia – consegue il proprio futuro declinandosi in modo solidale e accogliente.

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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