Accogliere l’invito di Papa Francesco a "fare coro" con l’auspicio di tessere nuovi legami e rafforzare il senso di comunità all’interno dell’Ateneo. Questo l'obiettivo del primo Welcome Day per dottorandi delle sedi padane dell'Università Cattolica del Sacro Cuore che si è tenuto martedì 21 novembre a Milano nella sede di via Nirone. All'incontro hanno partecipato, oltre ai dottorandi, anche alcuni coordinatori dei corsi di Dottorato.
La giornata è stata organizzata per accogliere i dottorandi di ricerca del XXXIX ciclo e proporre un momento di riflessione sul senso di essere dottorandi in Cattolica, ponendo l’accento sulle aspettative individuali, sulla responsabilità e sul significato di fare ricerca. Questo momento di dialogo e confronto, fortemente voluto da molti dottorandi e dottori di ricerca dell’Ateneo, si inserisce nel solco di un cammino intrapreso da alcuni anni e sospinto dall’ardente desiderio di condividere la missione della ricerca, privilegiando un approccio corale e interdisciplinare nell’affrontare le sfide e gli interrogativi posti dall’indagine scientifica.
La volontà di essere parte di una comunità caratterizzata da una unanime vocazione è stata colta dal Direttore della Formazione Post Laurea e Research Partnership, Roberto Brambilla, e dall’Ufficio Dottorati di ricerca che, con atteggiamento supportivo, hanno sposato l’iniziativa e concorso all’organizzazione della stessa.
L’evento è stato impreziosito dalla partecipazione di Roberto Zoboli, Prorettore, Delegato al coordinamento e alla promozione della ricerca scientifica e della sostenibilità, il cui intervento, oltre ad avere un importante significato simbolico per tutti i presenti, ha richiamato lo spirito verticale della ricerca, che impone di andare in profondità, all’essenza dei problemi, con tenacia, pazienza e perseveranza.
L’incontro è proseguito con le testimonianze di Mario Daniele e Chiara Ferrari, dottori di ricerca dell’Università Cattolica che hanno condiviso, con generosità, la loro esperienza dottorale, rimeditando sui momenti più articolati del proprio percorso e fornendo suggerimenti preziosi per affrontare le fatiche di un cammino tanto complesso, ma altrettanto sfidante. È stata evidenziata, altresì, la ‘postura’ che è possibile assumere come giovani ricercatori: da un lato l’importanza di pubblicare i propri contributi scientifici, dall’altro di costruire reti, collaborazioni, momenti di scambio per una crescita personale e professionale.
Il Welcome Day è stato ideato anche con l’obiettivo di fornire indicazioni di ordine pratico e, a tal riguardo, l’Ufficio Dottorati e il Comitato organizzativo hanno curato due sessioni: la prima dedicata ai principali aspetti amministrativi e organizzativi del percorso di Dottorato, anche con uno sguardo alle possibilità di internazionalizzazione e, la seconda, dedicata alla vita dei dottorandi in Università Cattolica, con una serie di specifiche informazioni che costituiscono una sorta di “vademecum dei dottorandi”.
Il momento finale è stato gestito dai rappresentanti dei singoli corsi di Dottorato o dai loro delegati con l’obiettivo di dialogare, in piccolo gruppo, con i nuovi dottorandi in modo da conoscerli e rispondere a questioni puntuali relative al percorso di Dottorato.
A conclusione dello stimolante pomeriggio è stato organizzato per i dottorandi un momento conviviale, ulteriore occasione di scambio, conoscenza e creazione di network.
Questo momento è stato un passo importante per la creazione di una comunità di giovani studiosi che vive la ricerca come un’occasione per donarsi agli altri. La presenza attiva dei numerosi partecipanti testimonia la generatività dell’incontro sinergico tra le persone capace di scrivere bellissime pagine di storia.