Dagli ultimi dati a nostra disposizione dell’ANVUR si evince che gli studenti e le studentesse con disabilità o con DSA nelle università italiane sono 36.370, il 2% degli iscritti. Le persone con DSA sono 16.084 mentre coloro che hanno un’invalidità superiore al 66% in base alla legge 104/92 sono 17.003 e coloro che hanno una disabilità inferiore al 66% risultano essere 3.283.
Il mondo universitario è complesso e difficile e la persona con deficit, o con disturbi più o meno gravi, spesso non trova da sola i necessari agganci per potersi integrare adeguatamente in modo da portare a buon fine il corso di laurea prescelto.
Le università, su sollecitazione della legge, si sono dotate di servizi deputati ad accogliere, accompagnare e aiutare questi studenti nei vari percorsi accademici.
Questi servizi sono di importanza “strategica”, offrono al soggetto con disabilità o con problemi e alla sua famiglia ciò di cui hanno bisogno in termini di sicurezze, di informazioni continue, di rapporti e relazioni interpersonali capaci di dare loro tranquillità e guida.
Le esperienze vissute in questi anni, le evidenze riscontrate e le ricerche indicano come siano fondamentali, per raggiungere mete formative importanti, le buone relazioni all’interno dell’esperienza educativa, le quali iniziano a colorarsi di aspetti positivi fin dai primi momenti di contatto con l’Ateneo grazie a un clima accogliente, ospitale e cordiale per promuovereun coinvolgimento personale che, se ben condotto, porterà a risultati significativi, motivando l’allievo a non aver paura del lavoro didattico e sollecitando i genitori al sostegno.
Ma l’accoglienza non si può improvvisare, è necessario prenderla in seria considerazione e impostarla su solide basi relazionali, perchè evolva in accompagnamento e quindi in progetto. Le azioni intenzionali, volte a seguire, con attenzione e costanza, l'iter dell'esperienza educativa del soggetto con disabilità e con problemi devono essere pianificate e attuate per potergli offrire una via di riferimento facile, sicura e sostenibile.
In questi anni in Università Cattolica abbiamo operato al fine di impostare il Servizio su queste basi, fermamente convinti che la delicatezza del lavoro con la persona con disabilità e con la sua famiglia, con l’allievo con disturbi specifici, con lo studente problematico rappresenti la base per una buona integrazione universitaria. Per questo si prevede un intervento personale con gli studenti e con le loro famiglie che non di rado, preda del loro coinvolgimento affettivo, presentano visioni non reali della vita universitaria condizionando la vita del figlio. Il lavoro del Servizio coinvolge anche i docenti che vengono informati e prendono visione delle problematiche degli allievi e delle eventuali soluzioni operative proposte. Di fronte a casi particolarmente difficili si programmano incontri e appuntamenti in modo da chiarire e risolvere le difficoltà.
La presenza di studenti Disabili e con Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) in Università Cattolica è in costante aumento, si è passati ad esempio dai 717 allievi dell’anno accademico 2014/15 agli oltre 3000 dell’anno accademico in corso.
Il progetto “Accessibilità” dell’Ateneo persegue la strada dell’inclusione attraverso tre vie. Il Design System è un insieme di regole e linee guida che aiuta a mantenere coerenza e continuità all’interno di un ecosistema digitale accessibile, attraverso i siti internet istituzionali dell’Università Cattolica, i vari applicativi di Ateneo (i-catt, STEP, ecc.), per l’e-learning e Blackboard.
Inoltre l’Ateneo si è dotato di Linee guida per i docenti denominate “L’intervento educativo-didattico per gli studenti con Disabilità e con Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)”. Il documento specifica l’organizzazione dei Servizi per l’integrazione per gli studenti con disabilità e con DSA ; precisale pratiche di collaborazione nell’unitarietà di intenti tra i Servizi e il corpo docente; spiega le modalità di comunicazione tra le due parti e le modalità per favorire l’accessibilità nell’attività didattica da remoto (lezioni ed esami).
Infine il progetto Blackboard Ally fornisce agli allievi con disabilità e DSA i contenuti didattici in modalità accessibile creando dal file originale, formati alternativi dei contenuti del corso, ad esempio tramite sottotitolatura. Il programma permette anche ai docenti di avere un feedback relativamente all’accessibilità dei propri contenuti didattici.
La molteplicità e la complessità dei bisogni educativi delle nuove generazioni pongono sempre più in evidenza il ruolo cruciale che ogni docente è chiamato ad assumere.
Ai nostri giorni nessun professionista che operi in campo educativo può esimersi dall’affrontare tematiche fondamentali legate al problema della diversità, dell’accoglienza, del rispetto delle differenze interindividuali che caratterizzano i ritmi di apprendimento dei singoli allievi. Siamo fermamente convinti, inoltre, che ogni docente universitario debba prendere atto che il suo atteggiamento, la sua presenza in aula, il suo modo di avvicinare i ragazzi, l'accoglienza rappresentano il campo d’azione fondamentale per “incontrare” il cuore degli studenti.