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Scienze bancarie, trent’anni e una scommessa vinta

09 settembre 2021

Scienze bancarie, trent’anni e una scommessa vinta

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Oltre 7mila laureati in trent’anni e più di 700 nuove matricole per l’anno accademico che si appresta a iniziare. Così, nell’anno del Centenario dell’Università Cattolica, celebra l’anniversario della sua fondazione la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. Un luogo costante di incontro, confronto, dialogo, come hanno testimoniato nelle celebrazioni di mercoledì 8 settembre sia i fondatori sia gli alumni, che hanno raccolto l’invito della preside Elena Beccalli a ripercorrere i trent’anni di storia attraverso il racconto di ricordi, esperienze, aneddoti. Ma anche un’occasione «per festeggiare un avvenimento significativo per l’intero nostro Ateneo», ha scritto il rettore Franco Anelli in un messaggio rivolto ai presenti alla cerimonia e agli ospiti collegati in streaming. «Una facoltà che, nata da una scelta audace, è costantemente cresciuta per quantità e soprattutto qualità dell’offerta didattica, dando risposta al bisogno di elevata formazione specialistica manifestato dal settore, contribuendo alla diffusione della cultura finanziaria del nostro Paese e accreditandosi come autorevole interlocutore delle istituzioni e degli operatori economici», ha rimarcato il rettore Anelli.

Del resto dall’anno del decreto rettorale di istituzione, datato 10 maggio 1990, a oggi la facoltà «è cresciuta, si è rafforzata e si è costantemente innovata coltivando i valori fondamentali e ricalcando l’impronta dei suoi fondatori». I numeri parlano da soli: oltre 1.600 studenti iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali della facoltà e un’offerta formativa articolata in una laurea triennale e in cinque corsi di laurea magistrale, di cui ben quattro erogati in lingua inglese, tra cui Banking and Finance, la prima laurea magistrale dell’Ateneo totalmente in inglese.

Mario Cattaneo

È toccato ai fondatori raccontare gli albori di una facoltà nata in un’epoca in cui, ha detto Mario Cattaneo, il «mondo finanziario in Italia era molto ridotto» e dove «l’unica gloria era aumentare il numero degli sportelli bancari». Eppure, nulla impedì a un gruppo di docenti di riunirsi in una sorta di «start up ideologica» per studiare e dare vita in Cattolica a nuovi percorsi formativi che «affiancassero e non sostituissero la facoltà di Economia». D’altronde, ha precisato Francesco Cesarini, proprio «in quegli anni si stava verificando sotto i nostri occhi un cambiamento della finanza, con un’accentuazione finanziaria eccessiva delle decisioni economiche, che necessitava di una tempestiva risposta anche da parte delle università». Inoltre, «essere ubicati a Milano rappresentava un ulteriore punto di vantaggio a nostro favore». Tuttavia, al di là delle ragioni che hanno portato alla istituzione di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, secondo il professor Cesarini «le ragioni del successo della facoltà vanno ricercate oltre che nelle motivazioni personali dei suoi promotori anche in quanti hanno creduto nell’idea e ai docenti che hanno saputo sempre stare al passo coi tempi».

Francesco Cesarini

Un progetto lungimirante che, «ha preso formalmente vita il 10 di luglio del 1990 alla presenza dell’allora rettore Adriano Bausola con tre percorsi di laurea: bancario, finanziario e assicurativo», ha ricordato Benito Vittorio Frosini. E all’inizio la richiesta di iscrizioni è stata così alta che su 1.080 domande arrivate ne abbiamo dovute accettare solo 250».

Ed è stata l’innovazione del percorso formativo («fondamentale per la sua carriera professionale») a spingere Barbara Casu, professore di Finance alla Bayes Business School di Londra a iscriversi alla neonata facoltà, di cui è stata tra i primi laureati nel 1994. Come Federico Sella, ceo Banca Patrimoni Sella & C, che alla facoltà deve la sua passione per la tecnica bancaria. Tra i banchi di largo Gemelli è nata l’idea imprenditoriale di Tommaso Migliore, laureatosi sei anni fa e attualmente ceo di Mdotm, società leader in Europa nelle strategie di investimento con Intelligenza Artificiale.

Testimonianze che confermano quello che è da trent’anni, per dirla con le parole della preside Beccali, la missione della facoltà: «Formare professionisti capaci e rigorosi, ma anche uomini e donne integri e responsabili» nell’ottica di non limitarsi alla «massimizzazione del profitto» bensì di contribuire a «creare valore economico e sociale nel tempo».

La cerimonia si è conclusa con la premiazione degli studenti vincitori del Challenge “Finance Lab for Future” e il Concerto dei solisti, ensemble strumentale e coro dello Studium Musicale d’Ateneo, diretto dal maestro d’orchestra Beatrice Venezi.
 

Un articolo di

Katia Biondi

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