Inchiostro pandemico. Fra Social e libri, dai taccuini ai decreti un anno in pandemia è trascorso scrivendo. Le vecchie notizie sono diventate storie, da ora le nuove ci aiutano a leggere come riscrivere il mondo.
Sabato 27. Il nuovo Governo italiano scrive il suo primo decreto e il Paese è ancora a colori, da lunedì ancora diversi: variano i virus, variano i territori. Scrive una nuova strategia anche l’Amministrazione USA. I cacciabombardieri americani colpiscono la milizia filoiraniana in Siria, e non in Iraq: un messaggio per Putin e nuove trattative sul nucleare da posizioni di forza. Quello che non bisogna scrivere soprattutto nei Social: cambia ancora il mondo visivo, Instagram vuole ampliare la platea e se le immagini sono “forti”, bisogna spiegarle. Le spiegava molto bene John Steinbeck che oggi nasceva per scrivere le scene della grande depressione con le sue parole e con gli occhi degli sfruttati. La Scrittura immaginativa che, fra un Pulitzer e un Nobel, è ancora per noi.
Domenica 28. Si scrive una nuova pagina nella più grande campagna di immunizzazione della storia: FDA autorizza il vaccino di Johnson & Johnson che in Europa potrebbe arrivare a marzo, quando, così, basterà una sola dose per essere protetti. Gli Stati Uniti scrivono nuove pagine anche in politica estera: l’attenzione verso la Cina è cresciuta negli anni perché è cresciuta la Cina e il Presidente sa che il futuro del Paese dipende largamente da questa relazione. Non esiste solo la Covid, esistono malattie delle quali non si può nemmeno scrivere ancora il nome: sono rare, colpiscono pochissimi e la Giornata di oggi ricorda che per cure, farmaci e assistenza la priorità è sempre “fare rete”. Nei campi profughi si continua a vivere di stenti, e a morire. Bisogna fare non solo rete, è più di tre tende: lo dicono i Diritti umani, lo dice la solidarietà, oggi lo dice anche la Scrittura.
Lunedì 1. L’avvocato di Aung San Suu Kyi dice che sta bene, all’inizio del processo che la vede accusata di importazione illegale di walkie-talkie e di organizzare proteste in pandemia, mentre il Myanmar è un campo di battaglia. In Nigeria 317 studentesse sono state rapite in una scuola, in ostaggio in una foresta nell’area amministrata dal governo di Maru, forse sotto condizione di riscatto. Le donne occidentali sono in ostaggio della disoccupazione, già superiore agli standard europei prima della pandemia: il problema non è un virus, ma la debolezza del welfare e l’organizzazione sociale. Proteste anche a Hong Kong contro i processi alla democrazia: 47 dissidenti sono accusati di aver violato la nuova legge sulla sicurezza nazionale e centinaia di persone oggi scendono in piazza. Scrivendo sugli striscioni parole di libertà. Quella negata ancora a Patrick Zaki, che sogna una macchina da scrivere, con le ali.
Martedì 2. Mario Draghi scrive la sua prima firma di Governo: nuove misure restrittive a un anno dal lockdown, con le scuole nuovamente a distanza in zona rossa e le Regioni a tutela della vita economica e sociale. Un futuro da scrivere aspetta Papa Francesco, da venerdì prossimo in Iraq, un Paese martoriato da guerre e contese da millenni, dove i Cristiani convivono da sempre. La transizione verso la Transizione Ecologica rinnova le città. Sindaci vecchi e nuovi innovano le Giunte e la cittadinanza integrale conosce parole nuove. Come quelle che stavano scrivendo a scuola le studentesse nigeriane che oggi, all’alba, sono state liberate. Nell’Europa dell’Est si parla del vaccino Sputnik per accelerare la campagna di immunizzazione: prodotto in Russia, non ancora autorizzato dall’EMA, con i primi dati pubblicati, ma ancora oltre cortina. Nell’Europa dell’Ovest i cittadini continuano a vaccinarsi, tra speranza, comunità e gentilezza: chi avrebbe detto solo un anno fa che un gazebo sanitario sarebbe stato il posto più felice del mondo?
Mercoledì 3. Le varianti colpiscono: i Paesi continuano a isolarsi e le regioni a chiudersi. Dal Brasile all’Australia allerta negli ospedali e nelle scuole. Un metro di distanza non basta più. Ai Paesi più poveri inizia a pensare Covax, l’alleanza fra pubblico e privato nata per non lasciare privi di protezione i più fragili del mondo: Ghana, Costa d’Avorio, Colombia e altri Paesi in Sudamerica e Africa ricevono le prime dosi di vaccino. Obiettivo: almeno 2 miliardi alla fine del 2021. Negli USA forse entro la fine di maggio, e per “every adult American”: le case farmaceutiche collaborano, mentre i casi di contagio sono in calo da qualche settimana. Però, non si può volare ancora, non come prima, e solo se serve. In questi casi la Scrittura aiuta: le parole “on the road” sono una mappa, nella filosofia impegnata di Friedrich Nietzsche, che usciva la mattina presto a Torino per cercare anche lui nelle notizie un po’ di mondo.
Giovedì 4. Tutto ancora in salita, alla vigilia del secondo anno in pandemia: il contagio non si ferma e l’Italia attende il nuovo monitoraggio, mentre localmente le restrizioni si intensificano. La task force anti Covid elabora strategie militari: se sarà necessario, sarà un “porta a porta”. In tutti i luoghi sociali e di comunità bisogna accelerare le vaccinazioni, prima che le varianti vincano. E l’importante è farle: di fronte a ogni novità nasce sempre qualche diffidenza, ma ora è il gregge che conta e per la vera immunità contano tutti, uno per uno. Mentre a Bassora si attende Papa Francesco, ma a causa della Covid senza vederlo. Dalla terra di Abramo a tutte le terre del mondo sono ancora giorni di rinuncia e la mente inizia a soffrire. Per chi ha una penna e un foglio di carta un po’ di sollievo arriva: la Scrittura è sogno e terapia.
Venerdì 5. Dal Rivoltoso Sconosciuto di Tienanmen a Sister Ann Nu Thawn sono trascorsi 32 anni. Le immagini continuano a scrivere idee di rivolta e di non sottomissione. Quel giorno, in Cina, due furono gli eroi: chi rischiò la vita immobile davanti a un cingolato e un pilota che rifiutò di ucciderlo. Oggi gli eroi sono ancora una volta tutte le persone. Tutte quelle che scrivono, per sé e per gli altri, parole e azioni di speranza e libertà. Scripta volant.