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Settanta ricerche di Psicologia sugli effetti del Covid

17 febbraio 2021

Settanta ricerche di Psicologia sugli effetti del Covid

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Tra i mondi più colpiti dal Covid-19 nell’ultimo anno si possono certamente annoverare la salute e il benessere, le organizzazioni, le persone singole ma anche le famiglie e i gruppi, la scuola e le annesse fasi di vita dei ragazzi. Misurare gli effetti negativi che la pandemia ha provocato è certamente difficile ma i ricercatori del dipartimento di Psicologia dell’ateneo hanno realizzato settanta studi proprio nei quattro ambiti citati per valutare l’impatto a livello personale e sociale, delle trasformazioni, dei cambiamenti e delle restrizioni che tutti abbiamo dovuto fronteggiare.

Queste ricerche che verranno presentate giovedì 18 febbraio durante il webinar “La psicologia di fronte al Covid-19. Ricerca e riflessioni applicative” presentano i principali orientamenti emersi dal corpus di dati rilevati, assieme a riflessioni critiche che consentano una migliore gestione presente e futura del fenomeno. L’utilizzo di prospettive multiple di analisi, confronto e discussione costituisce, infatti, un prezioso strumento per individuare traiettorie condivise e funzionali ad affrontare gli scenari in divenire.

Rispetto all’area tematica della salute i ricercatori hanno ritenuto fondamentale indagare le conseguenze dell’emergenza sulla percezione del benessere soggettivo e sociale. Le analisi dell’evoluzione del fenomeno pandemico sul versante clinico (sia relativamente agli operatori sanitari sia al singolo cittadino) appaiono fattori centrali nella comprensione dei processi e delle dinamiche psicologiche e di natura neurobiologica che ne derivano. 

Lo sviluppo di approcci e metodi di intervento multipli, finalizzati al supporto e alla cura delle persone per favorire il benessere e la resilienza, ha caratterizzato le prime fasi pandemiche e il monitoraggio delle fasi successive. I dati ottenuti dalle ricerche sul campo e dalle riflessioni metodologiche condotte costituiscono un prezioso bagaglio a disposizione dei singoli e della collettività per impostare un adeguato percorso di accompagnamento alle situazioni di crisi come quella in atto.

Il secondo ambito sul quale si sono concentrate molte indagini del dipartimento di Psicologia è quello del lavoro e delle organizzazioni. In questo caso i ricercatori si sono confrontati con diversi aspetti in gioco: dall’accelerazione nell’uso di dispositivi tecnologici in remoto (come l’impiego dello smart-working), alle implicazioni in termini di stress e di sollecitazione dell’esperienza professionale e lavorativa di vari operatori (specialmente nelle organizzazioni sanitarie), dai processi di comunicazione organizzativa adottati alle implicazioni socio-economiche determinate dal Covid.

I dati acquisiti offrono uno spaccato interessante e suggeriscono indicazioni per un nuovo rapporto con il lavoro e i processi organizzativi.  

La “rivoluzione” delle attività lavorative è strettamente connessa alla vita familiare. E proprio l’area tematica relativa a persone, gruppi e famiglie ha analizzato molti fattori individuali, relazionali e familiari particolarmente sollecitati dalla pandemia e le risorse che sono state messe in gioco per far fronte ai molteplici stress che sono emersi.  I dati raccolti in differenti momenti dell’anno e con diversi strumenti offrono un quadro d’insieme delle difficoltà affrontate e allo stesso tempo delle risorse messe in atto. Una particolare attenzione è stata data alla comunicazione e ai social media che hanno contribuito attivamente alla costruzione dei contesti di vita. I risultati prodotti permettono di evidenziare ambiti di prevenzione su cui poter progettare interventi futuri. 

Il quarto ambito di studio è stato quello dedicato al cambiamento nelle diverse età e nei vari momenti della vita focalizzandosi su due aspetti principali: i cambiamenti che la scuola, uno dei principali contesti di vita dei bambini, ha dovuto affrontare a seguito della pandemia, e i cambiamenti legati al percorso di vita di ciascuno. Nel primo caso, i lavori relativi alla scuola si sono confrontati con la trasformazione delle relazioni interpersonali, con le modifiche imposte alle metodologie didattiche e con l'importante apporto delle nuove tecnologie in quest'ultimo anno scolastico. Nel secondo caso, i lavori di ricerca riflettono sull’impatto della pandemia sullo sviluppo individuale, sia in termini di costruzione della propria identità, come nel caso di adolescenti e giovani adulti, sia rispetto alla costruzione e al cambiamento di ruoli specifici, come quello genitoriale. Complessivamente, le riflessioni portano a identificare come i cambiamenti nei contesti di vita influenzano i percorsi di crescita, sia in termini di difficoltà, sia di risorse personali.  

L’evento del 18 febbraio prevede una sessione plenaria alle ore 15 dove i docenti Antonella Marchetti, Barbara Bertani e Giuseppe Scaratti introdurranno le ricerche svolte e in corso. Seguiranno alle 16 quattro sessioni parallele dove alcuni docenti dell’ateneo si confronteranno con rappresentanti di istituzioni e enti esterni. Le tematiche dei workshop saranno: 1) Lavoro e organizzazioni: vincoli, prospettive e adattamenti possibili 2) Dal mondo scientifico alle realtà sanitarie: l’impatto del Covid-19 e i cambiamenti in atto 3) Persone, relazioni e stili di vita: cambiamenti e trasformazioni in tempo di Covid-19 4) Benessere e sfide della vita: il cambiamento che il Covid-19 ha portato nei contesti scolastici.

Un articolo di

Emanuela Gazzotti

Emanuela Gazzotti

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