Contrastare i processi di esclusione dalla vita culturale offrendo visite guidate e occasioni dedicate. Far sentire le persone abilitate e degne di partecipare alle iniziative culturali. Far lavorare bambini e genitori assieme e non, come sovente accade, affidare i primi alle educatrici mentre i secondi accedono alle sale del museo in autonomia.
Obiettivi raggiunti col progetto La valorizzazione dei musei nella lotta alla povertà educativa, finanziato coi fondi derivati dal 5xmille e coordinato da Monica Amadini, docente di Pedagogia e direttrice del Centro studi di Pedagogia della famiglia e dell’infanzia (Cespefi) della sede di Brescia, che ha offerto percorsi laboratoriali alle famiglie con bambini nella fascia 0-6 anni che vivono in condizioni di fragilità.
Modalità ed esiti del progetto che ha condotto le famiglie alla scoperta dei musei civici o gratuiti di Brescia saranno presentate nel dettaglio venerdì 18 novembre, in occasione della "Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell'adolescenza".
Durante il convegno conclusivo Piccole e grandi scoperte fra le stanze dei musei, un pool di relatori composto anche dai rappresentanti dei musei coinvolti motiveranno come e perché se l’integrazione culturale è un processo a mosaico, la costruzione del senso comunitario passa anche attraverso il tassello del «sentirsi abilitati a partecipare alla vita culturale» anticipa la prof.ssa Amadini.
Tra le realtà coinvolte il Museo civico di Scienze Naturali, dove il gruppo ha visitato la mostra fotografica Claudio Amadei. Farfalle, il Mu.Pa. - Museo dell’Istituto Biblioteca Pasquali Agazzi dov’era allestita “Ritratti di Commedia…Divina”, esposizione di maschere in cuoio del Maestro De Marchi ispirate alla Divina Commedia, e la Collezione Paolo VI Arte Contemporanea di Concesio, la cui permanenente è frutto del rapporto intrattenuto da Papa Montini con gli artisti della sua epoca.
Scienza e arti come tappe di un tour che è stato sviluppato nel Gioco dell’oca intitolato “Piccoli esploratori di musei urbani”.
«Il sottotitolo Mamma e papà vi porto al museo restituisce ai bambini il ruolo di protagonisti, quando spesso accade che i ragazzi siano destinatari delle scelte adulte» nota Amadini.
Il gioco, stampato in 500 copie grazie al finanziamento ottenuto col 5xmille e distribuito gratuitamente durante il convegno e nei musei coinvolti, è stato ideato e realizzato dal gruppo E4C Education for Culture, parte del Cespefi, il cui team multidisciplinare è composto da Amadini con Alessia Mutti, Paola Ronchi (pedagogiste), Elena Ferrari e Nicole Mazzucchelli (formazione artistica).
Si tratta di «una rielaborazione artistica di Brescia con la tecnica del collage. Nelle caselle del percorso si trovano rappresentati i musei civici della città, quelli gratuiti, e quelli con al loro interno biblioteche e servizi funzionali all’inclusione. Una mappa culturale a disposizione di ragazzi e famiglie».