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Vent'anni di Osservasalute

12 dicembre 2023

Vent'anni di Osservasalute

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Sarà un convegno celebrativo, ma con uno sguardo scientifico e progettuale volto al futuro quello che si terrà nel campus di Roma dell’Università Cattolica giovedì 14 dicembre alle ore 13.30 presso l’Aula San Camillo della Facoltà di Medicina e chirurgia, promosso dalla Direzione dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Regioni italiane che dal 2003 offre al Paese un’analisi dettagliata e risultati di ricerca sugli stili di vita, le prospettive sanitarie e di salute della popolazione, fornendo un’informazione basata sull’evidenza scientifica e sulla formazione medica, grazie alla collaborazione di un ampio gruppo di esperti e scienziati nei campi della Medicina e della Sanità pubblica.

L’evento sarà aperto dal professor Walter Ricciardi, Ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia e dal dottor Alessandro Solipaca, rispettivamente Direttore e Direttore Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Regioni italiane, e dal professor Rocco Bellantone, Commissario straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità.

Seguiranno le relazioni del professor Americo Cicchetti, direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute, dal titolo “L’insostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale: tra mito e realtà”, del professor Gianfranco Damiani, Associato di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia, dal titolo “La trasformazione organizzativa dell’Assistenza Primaria per lo sviluppo della salute della comunità”, del dottor Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), dal titolo “Le condizioni di salute della popolazione lette attraverso i dati Health search”, del dottor Aldo Rosano, responsabile del gruppo di ricerca Mobilità e politiche di integrazione presso l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP), dal titolo “Previsioni demografiche su cronicità e disabilità in Italia: possibili scenari e impatto sulla spesa pubblica”, della dottoressa Emanuela Bologna, ricercatrice dell’ISTAT, dal titolo “Prevenzione e stili di vita degli italiani: come sono cambiati negli ultimi venti anni”, e del dottor Salvatore Geraci, responsabile dell'Area sanitaria della Caritas di Roma, dal titolo “Scenari dell'immigrazione in Italia: evoluzione di un fenomeno sociale e sanitario”.

«Negli ultimi venti anni – anticipa il professor Ricciardi -, a partire dalla riforma costituzionale del 2001, l'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni italiane ha monitorato costantemente oltre 100 indicatori relativi allo stato di salute e dei servizi sanitari regionali grazie al lavoro di più di 1.000 ricercatori che hanno fornito il loro grande expertise per supportare i decisori ed informare il pubblico. Sono stati venti anni di grande impegno che hanno visto, purtroppo, un aumento delle diseguaglianze geografiche ed economico-sociali, ultimamente aggravate dalla crisi pandemica e dall'instabilità geopolitica globale. Lo sforzo di misurare e di valutare è e sarà cruciale per garantire le risposte più adeguate ad una popolazione caratterizzata da profonde modifiche demografiche ed epidemiologiche che condizioneranno in modo rilevante la domanda e l'offerta di servizi sanitari e la stessa sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale e siamo grati ai ricercatori per il continuo ed entusiastico supporto a questa iniziativa».

«Nei venti anni di analisi documentate dall’Osservatorio e diffuse attraverso il Rapporto Osservasalute si sono potuti constatare molti risultati lusinghieri in termini di performance (aumento della speranza di vita, riduzione della mortalità evitabile e prematura, miglioramento dell’appropriatezza clinica e organizzativa), accompagnati, però, da numerosi punti critici che hanno riguardato l’accessibilità alle cure, la carenza di risorse di personale, bassi livelli di prevenzione e investimenti in Ricerca e Sviluppo largamente insufficienti – dice il dottor Solipaca -. Quello che è certo sin da ora è che, in prospettiva, aumenterà ulteriormente la pressione sul sistema a causa dell’aumento della prevalenza della cronicità connaturata all’invecchiamento della popolazione. Inoltre, il sistema di welfare dovrà fare i conti con l’aumento della spesa per la previdenza e questo aprirà una competizione per le risorse da destinare alle diverse funzioni di spesa pubblica, in particolare quelle da allocare per la sanità. Alla luce di queste evidenze, si ha la netta sensazione che il Servizio Sanitario Nazionale si stia avvicinando a un punto di svolta, nel quale sarà necessario prendere una decisione: il deciso rilancio del SSN con maggiori risorse pubbliche o un sostanziale arretramento dell’impegno pubblico sostituito da  finanziamenti privati. La preoccupazione concreta è che si possa, da un lato, dissipare quanto di buono è stato fatto nel corso degli anni passati in termini di salute, dall’altro, acuire gli aspetti negativi, principalmente legati alle disuguaglianze sociali e territoriali».

Il sito Internet dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Regioni italiane

Il link YouTube per la diretta streaming

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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