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Viaggi di studio alla scoperta delle istituzioni Ue

28 giugno 2023

Viaggi di studio alla scoperta delle istituzioni Ue

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Coniugare la teoria appresa nelle aule universitarie e sui manuali di studio con la verifica “sul campo” di come operano alcune tra le più importanti realtà comunitarie che amministrano l’Unione europea. È questa l’esperienza fatta dagli studenti della Facoltà di Scienze politiche e sociali, campus di Milano e di Brescia, nell’ambito di un percorso che li ha portati a conoscere da vicino le istituzioni europee con sede a Bruxelles, Strasburgo e in Lussemburgo.

Convinto promotore e sostenitore dell’iniziativa, non solo in termini accademici ma anche in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro, è stato il docente di Diritto dell’Unione europea Andrea Santini. «Con le visite di quest’anno abbiamo ripreso una tradizione della Facoltà di Scienze politiche e sociali, che avevamo dovuto interrompere a causa della pandemia. Si tratta di iniziative che gli studenti hanno sempre mostrato di apprezzare, e che in effetti danno un valore aggiunto ai nostri insegnamenti, perché consentono di dialogare direttamente con chi lavora nelle istituzioni e di avere così uno sguardo “dall’interno” sul loro funzionamento e sulle questioni europee e internazionali più attuali. Gli incontri con i funzionari sono anche un’occasione utile per conoscere le opportunità di tirocinio e di lavoro presso le varie istituzioni che visitiamo».

Il primo viaggio, organizzato proprio dal professor Santini e rivolto agli studenti della sua cattedra di Diritto dell’Unione europea, ha avuto come meta Lussemburgo. Qui gli studenti hanno visitato la Corte di giustizia dell’Unione europea e hanno assistito all’udienza dinanzi alla Grande Sezione della Corte in un procedimento pregiudiziale promosso dal tribunale di Bolzano. In seguito, hanno incontrato due referendari (cioè i più stretti collaboratori) dei giudici italiani della Corte e del Tribunale dell’Unione, e due funzionari della Direzione ricerca e documentazione. Dopo la visita alla Corte, il gruppo si è spostato alla Banca europea per gli investimenti, dove hanno approfondito, attraverso l’incontro con due funzionari, gli aspetti giuridici e quelli operativi di questo organismo dell’Unione. Infine, il secondo giorno della visita, il gruppo si è recato alla Corte dei conti europea, la cui funzione e modalità operative sono state illustrate da un Senior Auditor dell’istituzione. «Sono stati incontri molto utili per conoscere meglio sia l’operatività di Corte di Giustizia, Banca per gli Investimenti e Corte dei Conti sia gli aspetti affrontati proprio durante le lezioni di Diritto dell’Unione Europea e riguardanti diversi ambiti di studio: dalla cooperazione allo sviluppo al Diritto dell’Unione europea», testimonia entusiasta Roberta Urgese, che ha vissuto l’esperienza. E che aggiunge: oltre a essere «estremamente formativa» è stata un’occasione per raccogliere «indicazioni su possibili stage e tirocini futuri proprio all’interno di tali istituzioni».

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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Il secondo viaggio, organizzato dalla professoressa Monica Spatti, docente di Diritto internazionale, ha coinvolto invece gli studenti del secondo e del terzo anno del corso di laurea in Scienze politiche e delle relazioni internazionali della sede di Brescia, e ha avuto come meta Strasburgo, dove gli studenti hanno visitato il Parlamento europeo e il Consiglio d’Europa. Una visita che ha dato loro la possibilità di entrare nell’emiciclo e di interagire con una funzionaria che ha raccontato delle competenze e dei riti di questa istituzione, e chiarito come si svolge l’attività degli europarlamentari. Al Consiglio d’Europa, oltre alla visita dei luoghi e all’interazione con una funzionaria che ha evidenziato le specificità di questa organizzazione e del tipo di lavoro richiesto, gli studenti hanno beneficiato di un seminario organizzato appositamente per loro sulle iniziative intraprese da questa organizzazione per lottare contro gli hate speech.

«Abbiamo avuto modo di confrontarci con il tema dell'odio online e di capire come il Consiglio stia cercando di trovare soluzioni, strutturando delle linee guida per i Paesi membri al fine di prevenire il fenomeno», spiega Samuel Napodano, studente del terzo anno di Scienze politiche e sociali, della sede di Brescia, che ha preso parte all’iniziativa. «La visita al Consiglio d'Europa ci ha permesso di intrattenerci con esperti che hanno tenuto una lezione sui diritti umani. Al Parlamento siamo stati catapultati nel cuore dell'Unione europea: abbiamo sentito l’aria democratica europea ed è stato emozionante trovarsi all'interno di questa istituzione». Inoltre, aggiunge Samuel, «abbiamo avuto un riscontro rispetto agli argomenti studiati, come ad esempio la composizione del Parlamento, la suddivisione dei gruppi politici e dei deputati. Io e i miei compagni abbiamo posto molte domande ai funzionari che ci hanno accolto e in cambio abbiamo ricevuto validi consigli e suggerimenti per il nostro futuro».

Bruxelles è stata la destinazione del terzo viaggio che, organizzato dalla professoressa Claudia Rotondi, docente di Economia dello sviluppo: strategie e politiche, e dal professor Andrea Santini, ha coinvolto principalmente studenti del corso di laurea magistrale in “Politiche per la cooperazione internazionale allo sviluppo”. I partecipanti hanno visitato la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea dove, il professor Francesco Bestagno, docente di Diritto dell’Unione europea in Cattolica, attualmente consigliere giuridico presso la Rappresentanza, ne ha illustrato la funzione insieme con diversi altri funzionari, che hanno discusso con gli studenti sulle sfide geopolitiche dell’Europa e i più recenti sviluppi della politica sociale dell’Unione.

Il gruppo, poi, in più tappe ha visitato la Commissione europea. Dapprima, un funzionario del Servizio giuridico ha svolto una presentazione generale sulla funzione della Commissione nel quadro istituzionale dell’Unione europea. In un secondo momento gli studenti hanno potuto discutere dei partenariati internazionali dell’Unione insieme a due funzionari della Direzione Generale della Commissione competente in materia. L’ultimo incontro è stato con Valeria Miceli, già ricercatrice della Facoltà di Scienze politiche e sociali e oggi funzionaria della Commissione all’interno del Gabinetto della Presidente von der Leyen.

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