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A Santa Monica le prime tre laureate di Consumer Behaviour

19 dicembre 2025

A Santa Monica le prime tre laureate di Consumer Behaviour

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C’è tutta la gioia e la soddisfazione di chi ha appena concluso un percorso importante, ed è pronto a iniziarne subito un altro, portando nel mondo del lavoro le conoscenze e le competenze apprese nel campus di Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Camilla, Gaia e Simona sono le prime tre laureate della nuova laurea magistrale Consumer Behaviour: psychology applied to food, health and environment. Un corso di laurea internazionale, in lingua inglese, che ora celebra i suoi primi frutti, nato nel 2023 per volontà della Facoltà di Psicologia e di quella di Scienze agrarie, alimentari e ambientali.

«Viviamo questa giornata con grandissima soddisfazione» ha commentato Alessandro Antonietti, Preside della Facoltà di Psicologia. «Ricordo bene l’intenso e accurato lavoro di preparazione per creare questo nuovo corso. Siamo molto contenti che il primo gruppo di studentesse abbia completo con successo e con soddisfazione il percorso. La presenza della Psicologia in questo campus è stata una novità assoluta. In questi anni si è stabilita un’interazione decisamente positiva tra la nostra disciplina e le altre Facoltà già presenti a Santa Monica. Un’interazione che si è realizzata innanzitutto nel piano di studi di queste studentesse, proponendosi al territorio come valore aggiunto in questo campus. Il cibo è il carburante fondamentale della nostra esistenza. È un rapporto che va oltre la dimensione biologica, fatto di reazioni psicologiche, stati emotivi e valori simbolici. E a Cremona ci sono le condizioni ideali per sviluppare queste competenze». 

Un articolo di

Francesco Berlucchi

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Simona Rafeli, la prima delle tre neolaureate, è di Catanzaro. «Sono davvero contenta di aver scelto Cremona per la laurea magistrale» racconta. «Mi piacerebbe lavorare sia nell’ambito health sia nel food. All’inizio la scelta di un corso tutto in inglese mi spaventava, ma una volta iniziate le lezioni la lingua non è mai stata un problema. Il ricordo più bello è stato l’hackathon a Santa Monica. Siamo rimasti qui anche a dormire e abbiamo elaborato un bel progetto inerente al food». Gaia Messuri, piacentina, ha un aggettivo per descrivere la sua esperienza nel campus di Santa Monica dell’Università Cattolica. «È stato entusiasmante» dice. «Sono stati anni ricchi di esperienze, di studio, di lavoro. Essere in pochi, al primo anno in cui il corso è partito, ci ha unito tantissimo. Consiglio sicuramente questo corso». Camilla Artico, invece, arriva dalla Provincia di Milano. «Sono molto felice di aver raggiunto questo traguardo, spero di poter continuare a fare ricerca nell’ambito dei consumatori e del food» racconta. «In questi anni abbiamo fatto molte gite per conoscere il territorio cremonese e i suoi prodotti d’eccellenza, credo che anche questo ci abbia aiutato ad apprezzare la scelta che abbiamo fatto».

«Tutti noi della Commissione di laurea, al di là dei nostri ruoli istituzionali e professionali, siamo umanamente felici di vedere laurearsi queste tre studentesse, che sono state pioniere nella scelta del nostro percorso di laurea internazionale» ha aggiunto Guendalina Graffigna, docente di Psicologia dei consumi e della salute e coordinatrice della laurea magistrale. «Consumer Behaviour non è solo il primo corso di laurea di Psicologia a Cremona ma è il primo corso di laurea internazionale di Psicologia dell’Università Cattolica. Per noi è un grande passo di innovazione, in continuità con il nostro passato: vogliamo preparare futuri psicologi che siano pronti ad affrontare le sfide globali della salute e del cambiamento sociale. Desideriamo dare una formazione all’avanguardia ai futuri psicologi che scelgono questo corso a Cremona e provengono da tutto il mondo. Nella terza edizione, che è al via, abbiamo una percentuale di studenti internazionali sempre più crescente, ormai ha raggiunto il 70%. Oggi i nostri studenti provengono dalla Cina, dal Nord Europa, dagli Stati Uniti, dalla Turchia. E abbiamo visiting professor che arrivano da molte università europee per portare la loro prospettiva scientifico-disciplinare. Questo consente un contesto cross-culturale dove discutere le sfide della psicologia e della salute psichica a livello globale».

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