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Essere innovatori nel terzo settore

26 novembre 2024

Essere innovatori nel terzo settore

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La réunion degli Alumni Altis, organizzata in Aula Pio XI il 20 novembre a cura di Alumni Cattolica e Altis Graduate School of sustainable Management, si è svolta “nel segno degli abbracci” dei professionisti che hanno già conseguito il titolo nelle precedenti edizioni. Contenti di ritrovarsi ma altrettanto decisi a guardare avanti e a profilare al meglio il loro impegno manageriale nel campo sempre più rilevante del Terzo Settore, come ha rilevato all’inizio della serata il moderatore Nicola Varcasia, giornalista di “Vita”.

Nel suo intervento Matteo Pedrini, direttore Altis Graduate School of sustainable Management e docente di Corporate Strategy, ha richiamato l’importanza di una relazione sempre più stretta con gli Alumni e tra gli Alumni per un costante confronto finalizzato a creare la cultura di un certo modo di fare azienda, rispettoso di ambiente e società, per una managerializzazione del settore non profit che sappia cogliere ulteriori bisogni non ancora intercettati. Del resto, ha detto citando un brano di Michael Jackson, “per cambiare il mondo bisogna cambiare sé stessi, ma per cambiare sé stessi bisogna confrontarsi con gli altri”.

La missione di Altis si colloca nel più ampio contesto delle otto Alte Scuola dell’Ateneo, ha ricordato Roberto Brambilla, direttore Formazione Post Laurea e Research partnership, che costituiscono un avamposto di studio e di ricerca di fronte ad una società sempre più globalizzata. «Le Alte Scuole raccolgono le sfide dell’umanità che abbracciano i tre compiti dei sistemi universitari: formazione, ricerca, terza missione. In Altis la formazione dei manager del Terzo Settore si avvale dei valori di innovazione e trasparenza al fine di renderli responsabili dello sviluppo economico del nostro Paese, dando risposte concrete alle sfide della società contemporanea e generando un valore attivo».

 

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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L’attività di Terzo Settore si realizza anche nel dialogo con le istituzioni. In tal senso Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia, ha fatto pervenire un video di saluto in cui ha evidenziato «l’importanza di Altis nel management sostenibile per implementare cultura e conoscenza».

Il tema del cambiamento è anche alla base di una survey su “La formazione executive come strumento per creare agenti di cambiamento” che Luca Pesenti, direttore scientifico Executive Master Terzo settore e Impresa Sociale nonché docente di Sociologia generale, ha illustrato citando il compito educativo e formativo dell’Università per rapportarsi alla complessità di un mondo che però tende a semplificare molto. «Si tratta di conoscere la complessità per offrire come Università Cattolica, nell’ambito dei corsi sul Terzo Settore, il nostro contributo alla pace e al bene comune in un tempo segnato dalla guerra che è ostilità, divisione, allontanamento e conflitto. Il contributo dei nostri corsi è quello di offrire soluzioni più umane ai problemi complessi, proprio come fa il Terzo Settore. Nel questionario somministrato alla base della survey il fine è quello di verificare cosa è stato dei percorsi di ciascuno, di fare emergere la soddisfazione per i percorsi frequentati, le prospettive professionali nel Terzo Settore, alla luce del fatto che una gran percentuale dei frequentanti il Master ora è nei quadri dirigenti, in ciò qualificando Altis come agente di cambiamento».

L’evento è proseguito con le testimonianze degli Alumni delle edizioni precedenti del Master per condividere nel dialogo il loro percorso professionale. Sono intervenuti Daniela Bernacchi, executive director di Global Compact Network Italia, Dario Ferrero, internal auditor di Fondazione Compagnia di San Paolo, Elisa Rimotti, direttrice Progetti Opera Don Guanella, suor Simona Sala, economa generale delle Suore del Preziosissimo Sangue di Gesù.

Nelle loro parole si è colto il senso di principi e valori condivisi, l’importanza del respiro internazionale per le realtà del Terzo Settore e insieme del radicamento territoriale, della partecipazione ai bandi, della sostenibilità e del fare rete tramite i partenariati.

Da tali interventi è emerso come, a conferma delle parole iniziali di Roberto Brambilla, il Terzo Settore è decisivo per il nostro Ateneo, quale parte integrante della sua missione e identità per cui gli Alumni sono ambasciatori dei valori dell’Università Cattolica nel lavoro quotidiano.

Tutto ciò senza dimenticare l’amicizia e l’abbraccio citato all’inizio dal moderatore Varcasia, che è proseguito con la conclusione a sorpresa dell’evento affidata alla banda Rulli Frulli che ha piacevolmente intrattenuto i presenti prima del consueto aperitivo nel segno della convivialità e del rafforzamento dei legami nati durante la frequenza del Master in Università.

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