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Immigrazione, Polizia e Università Cattolica rafforzano la collaborazione

08 giugno 2023

Immigrazione, Polizia e Università Cattolica rafforzano la collaborazione

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Una collaborazione e un dialogo fra la Questura di Brescia e l’Università Cattolica che si rafforza con nuovo protocollo d’intesa, siglato giovedì 8 ottobre dal Questore Eugenio Spina e da Mario Taccolini, coordinatore delle strategie per lo sviluppo della sede bresciana, teso a studiare le trasformazioni del fenomeno delle migrazioni e utile a promuovere l’integrazione degli stranieri.

«Un atto che rafforza la collaborazione avviata nel 2015 – sottolinea Spina - e che testimonia l’importanza che la Polizia attribuisce all’istruzione. Questa nuovo protocollo d’intesa favorirà l’inserimento di studenti e ricercatori negli uffici immigrazione della Questura».

Un’opportunità di crescita e di conoscenza del fenomeno migratorio studiato nei diversi percorsi della Cattolica e che rientra a pieno titolo nella terza missione dell’Ateneo.

«È un onore per la Cattolica condividere una nuova progettualità che in questi anni si è radicata e rafforzata sul territorio - ha precisato il professor Taccolini –. E questo anche grazie al Centro di iniziative e ricerche sulle migrazioni – Brescia (Cirmib), diretto dalla professoressa Maddalena Colombo, che vanta una notevole esperienza ed approfondite conoscenze nel territorio della Provincia di Brescia con particolare riguardo alle tematiche della regolarizzazione e della convivenza interculturale».

In questi anni i due enti del territorio hanno intrattenuto costanti rapporti di collaborazione scientifica attraverso la realizzazione di ricerche, progetti sperimentali sulle modalità di acquisizione e di analisi dei dati (Report annuale sull’immigrazione), iniziative formative, culturali, di divulgazione e comunicazione, favorendo la conoscenza delle problematiche e l’adozione di una strategia condivisa e di azioni comuni.     

Con la nuova convenzione gli studenti e i ricercatori della Cattolica potranno continuare ad andare sul campo per raccogliere dati e affiancare i mediatori culturali presenti agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione. Ad esempio, dal 2015 al 2017 è stato attivato un progetto sperimentale di un servizio di “help desk on line” a sostegno delle pratiche di regolarizzazione degli immigrati, limitatamente a “study cases” di interesse scientifico multi-interdisciplinare. 

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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