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Per la potatura c'è l'app giusta
Un gruppo di studenti dell'Università Cattolica si è aggiudicato il primo premio al “Laboratorio per l’Imprenditorialità” con un'app che aiuta gli agricoltori nella potatura
| Filippo Lezoli
31 ottobre 2024
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«L’ottica del profitto non può essere l’unica a guidare l’economia», è in queste parole che si sintetizza la lezione appresa dal gruppo di studenti della triennale in Economia aziendale del campus di Cremona - Fabiola Agosti, Emanuele Azzimi, Federico Boni, Claudia Cristofolini, Youssef Naoui e Lucia Polonioli - che, accompagnati dal loro professore, Fabio Antoldi, e grazie al supporto di Credito Padano, hanno partecipato al Festival nazionale dell’Economia Civile di Firenze.
Una tre giorni nel cuore del capoluogo toscano, nella sede di Palazzo Vecchio i sei studenti iscritti al terzo anno, hanno assistito a eventi, incontri e dibattiti in cui si sono susseguiti ospiti internazionali, manager, giornalisti e politici, riunti per provare a raccontare l’altro volto dell’economia; tra gli incontri di alto livello con ospiti come Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace 2006, Melissa Parke, direttrice di Ican e Premio Nobel per la Pace 2017, Jeffrey Sachs, docente alla Columbia University e l’economista Alberto Acosta.
«È importante che la comunità si faccia sentire, che ci sia collaborazione tra tutte le componenti civili, perché l’economia non è una realtà che può vivere isolata. Ciascuno di noi può essere parte del cambiamento» ha raccontato Fabiola. Noi giovani ci impegniamo a sostenere e sviluppare imprese che abbiano come obiettivo non solo il profitto, ma anche il miglioramento delle condizioni sociali e ambientali dei nostri territori si legge nel Manifesto dei giovani per una Nuova Economia Sociale e Civile consegnato ai vertici del comitato promotore, rendendosi protagonisti del cambiamento: «Al Festival abbiamo incontrato diverse startup che fanno di questo impegno la loro linea guida» ha spiegato Emanuele «abbiamo visto realtà italiane davvero intraprendenti e con progetti che puntano a un’economia più sostenibile.
«Dopo aver lanciato questa proposta - ha spiegato Antoldi - abbiamo avuto un’adesione entusiasta da parte di questi sei giovani molto curiosi, interessati a riflettere sull’economia, l’oggetto principale della loro formazione, non in un’aula universitaria ma con una trasferta che li ha portati ad incontrare l’economia vera»; un’esperienza da sostenere, secondo il Direttore Generale di Credito Padano, Oliviero Sabato: «Siamo contenti di aver dato la possibilità a questi studenti di poter vivere un’esperienza formativa come questa. Si tratta di un momento significativo che può influenzare positivamente sia il loro percorso accademico, sia quello lavorativo, fornendo una visione più ampia del ruolo dell'economia nella costruzione di una società equa e sostenibile».
Una visione che vede nell’economia non solo un mezzo per generare ricchezza, ma uno strumento per migliorare la vita delle persone e delle comunità.
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