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La Diplomazia culturale per i nuovi "cittadini del mondo"

24 ottobre 2025

La Diplomazia culturale per i nuovi "cittadini del mondo"

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«Oggi celebriamo un traguardo importante nella vita di questi studenti che hanno scelto l’Università Cattolica e questo Master come laboratorio della loro formazione per la vita pubblica, per acquisire le competenze necessarie a contribuire al bene comune dei loro Paesi e al complesso panorama degli affari mondiali, con un impegno chiaro espresso nella nostra missione e nel nostro motto: “We want to be a Force for Good for the World».

Con queste parole Federica Olivares ha aperto la Graduation ceremony del Master in Advanced Public and Cultural Diplomacy for International Relations dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (ASERI) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che si è tenuta il 23 ottobre nel campus di Roma dell’Ateneo, all’interno dell’evento dal titolo “Together through time: honouring the past, shaping the future”, con la partecipazione e gli interventi di Nicholas J. Cull, Professor of Public Diplomacy, University of Southern California, di Inna Sovsun, membro del Parlamento dell’Ucraina, e dell’Ambasciatore Patrizio Fondi.

«Questo Programma formativo – ha continuato la professoressa Olivares che ha fondato e dirige l’International Program and Master in Cultural Diplomacy - ha raggiunto alti apprezzamenti e risultati a livello europeo, grazie al suo approccio interdisciplinare unico, alla continua interazione tra teoria e pratica all'avanguardia, a una faculty di fama internazionale e ad esperienze di stage e tirocinio davvero trasformative. In questi otto anni hanno partecipato al Master studenti da cinque continenti e quaranta Paesi: tutto il mondo nella nostra classe! Una classe dove gli studenti imparano il rispetto reciproco, l'arricchimento e l'innovazione che derivano dalle prospettive di altre culture e grazie a nuovi vocabolari con cui affrontare un mondo oggi così sfidante e complesso».

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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L’International Program and Master in Cultural Diplomacy dell’Università Cattolica (IPCD) è una piattaforma altamente innovativa di formazione e ricerca che ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza e le pratiche della diplomazia pubblica e culturale nelle strategie di politica estera. Esso si basa su una nuova interdisciplinarietà, essendo il primo programma formativo a livello europeo a coniugare cinque diverse aree di studio e ricerca: Public Diplomacy and International Relations; Cultural Diplomacy for the global Reputation of Countries and Cities and as an effective tool for Reconciliation initiatives in post-conflict areas; Business/Corporate Diplomacy; Digital Diplomacy and Global Narratives for the engagement of worldwide audiences.

Impegnandosi nella ricerca e nello sviluppo delle diverse aree della Cultural Diplomacy, l’IPCD mira a costruire ponti e cooperazione e a favorire il dialogo tra le diverse culture, contribuendo a rafforzare legami diplomatici regionali e multilaterali, e a comunicare valori universali e principi che solo la Cultura può trasmettere. In particolare, il Master in Advanced Public and Cultural Diplomacy for International Relations, interamente insegnato in lingua inglese e alla sua ottava edizione, ha l’obiettivo di formare, in un percorso innovativo, multidisciplinare e internazionale, persone con una visione chiara del futuro, che possano operare a livello globale per la costruzione di nuove forme di dialogo tra culture.

Gli studenti che hanno completato il percorso di Master lavorano oggi in molti Paesi all’interno di diverse istituzioni e organizzazioni: Ministeri degli Affari Esteri, Ministeri dei Beni Culturali, Organizzazioni e Fondazioni internazionali, imprese multinazionali, Think Tank e Istituti di Ricerca in Europa, NGO, Società di consulenza globali. Ecco le testimonianze di due Alumni della Class 2024:

«Il Master in Advanced Public and Cultural Diplomacy è stato fondamentale per le mie aspirazioni professionali - ha commentato a margine della cerimonia Manuel Enrique Andrade, FEPORT Policy Advisor. - Mi ha fornito un'istruzione di livello, la sicurezza derivante dalla capacità di collegare le conoscenze teoriche con l'applicazione pratica, un ambiente distintivo in cui gli studenti interagivano regolarmente con direttori, ambasciatori e responsabili politici di alto livello, e un approccio personalizzato ai tirocini, che ha segnato l'inizio della mia carriera. Oggi ricopro il ruolo di consulente politico per la Federazione dei Porti e Terminal Europei (FEPORT) a Bruxelles, rappresentando gli interessi degli operatori portuali e terminalistici europei. Questo ruolo mi permette di contribuire in modo significativo al settore, sentendomi apprezzato e soddisfatto nel mio lavoro».

«Passione e desiderio di leadership, critical thinking e forza nella difesa delle cause: questi sono i valori che il Master in Advanced Public and Cultural Diplomacy for International Relations mi ha trasmesso e che porto avanti nel mio nuovo percorso professionale come Junior Officer, Area Mediterraneo, presso Res4Africa, la Fondazione che opera a sostegno della transizione energetica dell'Africa e che ho conosciuto durante il Master – ha aggiunto Luca Rotondaro, Junior Officer, Med Area at Res4Africa - Attraverso il mio lavoro sto acquisendo le competenze e gli strumenti necessari per realizzare il sogno di contribuire a un mondo di pace».

Percorsi, professioni, visioni concrete accomunate e ben rappresentate dalle parole conclusive di una delle diplomande, Tegan Thorogood, che ha condotto l’intera cerimonia, a nome di tutti gli studenti: «Mentre ci prepariamo a tornare nei nostri Paesi sentiamo che resteremo uniti grazie a un'esperienza unica, vissuta e condivisa. Qui abbiamo imparato che la diplomazia, lo scambio culturale e la pace non sono risultati una tantum, non sono mete, sono azioni continue: ascoltare profondamente, porre le domande giuste e rimanere aperti a prospettive che vanno oltre la propria sono impegni che durano tutta la vita. Quindi, anche questa cerimonia non è la fine di un capitolo o di un viaggio. E non è un inizio: è una continuazione, di ciò che ci è stato affidato e di ciò che ora porteremo avanti».

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