Un gruppo di minori autori di reato e inseriti in procedimenti penali verranno accolti nel contesto dell’Università Cattolica, sede di Brescia, e seguiti da un’equipe di giovani professionisti, composta da studenti della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica della Facoltà di Psicologia.
“Messa alla prova in Università” è un progetto innovativo, unico in Italia, ideato dal Servizio di Psicologia Clinica e Forense e dal Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica, con la partecipazione della Direzione Generale per la Giustizia minorile e di comunità del Ministero di Grazia e Giustizia, che potrebbe diventare un modello da esportare.
È stato presentato lo scorso 23 maggio durante il seminario “Percorsi di giustizia”.
L’ottica è quella di una ricerca-intervento e di sperimentazione sociale nell’ambito Penale minorile e della Giustizia riparativa, integrando aspetti di carattere scientifico-culturale con azioni di intervento socio-educativo e di promozione e diffusione di sensibilità culturale, civica e sociale.
Il progetto fa seguito a precedenti esperienze, tra cui gli interventi di Trekking Therapy, in cui un gruppo di adolescenti colpevoli di reati minori legati al furto e allo spaccio, sono stati coinvolti in un percorso lungo 6 giorni, 135 chilometri e 38 ore di cammino attorno al Lago di Garda.
«La nuova proposta - spiega il professor Giancarlo Tamanza, coordinatore del progetto - scaturisce proprio dai positivi risultati sin qui ottenuti e intende sviluppare in modo più compiuto e integrato le linee teorico-metodologiche e operative alla base delle precedenti esperienze, con un aspetto inedito, vale a dire l’assunzione da parte dell’Università di un ruolo centrale nell’articolazione organizzativa e nella realizzazione operativa dell’intervento».
Per il professor Tamanza, «ciò costituisce non solo un aspetto del tutto nuovo e mai sperimentato a livello nazionale, ma rappresenta un elemento di valore specifico, sia per quanto riguarda la possibilità di validare scientificamente il modello di intervento, sia perché promuove l’attivazione trasversale di aspetti sociali e culturali e facilita poi la disseminazione e la generalizzazione dei risultati ottenuti».